RIVISTA ITALIANA DIFESA
Incursioni a Belgorod e STORM SHADOW: la guerra cognitiva ucraina 23/05/2023 | Pietro Batacchi

Dopo la caduta di Bakhmut, si sta surriscaldando il confine tra l’Oblast russo di Belgorod e l’Ucraina. Ieri forze ucraine – regolari e appartenenti a formazioni russe di dissidenti (più probabile ritenerle “creazioni” dello SBU, l’ottima intelligence ucraina) - di una certa consistenza su mezzi blindati (almeno 9 tra M1224 MaxxPro MRAP e HUMVEE) e qualche carro, appoggiate da un intenso fuoco di artiglieria, sono penetrate nel distretto di Grayvoron ingaggiando una dura battaglia con le forze russe durata tutta la notte.

Il Ministero della Difesa russo ha annunciato l'eliminazione del gruppo di ricognizione e sabotaggio ucraino, ma la situazione è molto confusa. Ulteriori tentativi del genere, infatti, sono state effettuati in altri settori (Gor'kovskii e Shchetinovka) e oggi pomeriggio sembrano che siano in corso ancora scontri nel villaggio di Kozinka. La situazione è piuttosto caotica e i Russi sono stati costretti a adottare speciali misure di contrasto a queste azioni definite terroristiche. L’obbiettivo delle forze ucraine sembra chiaro: seminare il panico e distogliere l’attenzione russa da altri fronti, generare insicurezza, offuscare la perdita di Bakhmut e, soprattutto, colpire l’emozionabile circuito mediatico occidentale per ottenere benefici in termini di attenzione e di appoggio politico-militare. Ecco, dunque, pure la campagna social – con studiata e sistematica immissione di foto e video – con cui queste azioni vengono accompagnate.

Insomma, un'azione di guerra cognitiva a tutti gli effetti che nel suo impatto e nelle sue potenzialità è rafforzata da altri 2 elementi. Il primo, la presenza nella regione di Kharkiv di oltre 30.000 soldati ucraini: una forza che potrebbe anche essere utilizzata per approfondire proprio uno dei buchi che dovessero eventualmente crearsi a Belgorod e occuparne poi una parte (da scambiare eventualmente un domani con i territori ucraini in mano russa). Quindi, una massa che potenzialmente potrebbe essere riversata in territorio russo e non come ci si aspetterebbe per puntare a Svatove e al cuore del Lugansk occupato dai Russi.

Il secondo, la comparsa sul campo di battaglia dei missili da crociera aria-superficie STORM SHADOW, che hanno già colpito almeno 4 volte. Probabilmente si tratta di pochi missili, ma già solo la loro disponibilità scompagina nuovamente la logistica e il comando e controllo russo, che si erano riadattati anche con efficacia dopo la falcidia di giugno-ottobre con HIMARS e GMLRS. Insomma, gli Ucraini fanno..i Russi e combinano mezzi militari e non militari, instillano confusione, producono disinformazione, e cercano di prendere tempo per una controffensiva (vera) che evidentemente ancora non è matura...

(Immagine: Rybar)

Seguiteci anche sul nostro canale Telegram.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE