RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, F-16 e la caduta di Bakhmut 22/05/2023 | TOMMASO MASSA

A margine del summit del G7 in Giappone, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato che la sua Amministrazione non si opporrà al trasferimento di caccia multiruolo F-16 all’Ucraina e che gli Stati Uniti inizieranno ad addestrare i piloti ucraini.

L’annuncio giunge a pochi giorni di distanza da quello di UK e Paesi Bassi, con i rispettivi Primi Ministri che avevano manifestato martedì scorso la volontà di creare una coalizione di Paesi per fornire gli F-16 a Kiev e provvedere all’addestramento dei piloti ucraini (sulla falsariga di quanto fatto per gli MBT LEOPARD 2). Gli Stati Uniti non forniranno direttamente velivoli propri all’Ucraina, ma non si opporranno al trasferimento degli stessi: ricordiamo infatti che è necessaria l’autorizzazione americana per esportare o traferire equipaggiamento militare statunitense o con componentistica made in USA. La palla passa ora agli alleati europei che hanno in linea gli F-16: Paesi Bassi (24-28 aerei), Belgio (54 aerei), Danimarca (30 aerei), Portogallo (24 aerei), Polonia (48 aerei) e Romania (17 aerei). Tra questi, è probabile siano coinvolti principalmente Paesi Bassi, Belgio, Danimarca e Portogallo, in quanto la Polonia ha già trasferito tutti i sui Mig-29 a Kiev e necessita degli F-16 per il controllo dello spazio aereo (in attesa degli F-35), mentre la Romania ha acquisito 32 F-16 dalla Norvegia a fine 2022 e i velivoli sono in fase di conversione alla configurazione M6.5.2 rumena e saranno consegnati tra la fine del 2023 e il 2024. In particolare, Paesi Bassi e Danimarca sembrano propensi al trasferimento dei velivoli, mentre Belgio e Portogallo più all’addestramento di piloti (per il quale si registra anche la disponibilità di Canada, Francia e Italia, pur essendo Paesi che non utilizzano gli F-16).

Riguardo l’addestramento dei piloti ucraini, ricordiamo come, tra febbraio e marzo 2023, sia stata condotta una campagna negli Stati Uniti per valutare le capacità dei piloti dell’Aeronautica Ucraina e le tempistiche necessarie (Baseline Pilot Assessment, BPA). In tale contesto, 2 piloti ucraini hanno svolto un ciclo addestrativo su simulatore presso la base dell’Air National Guard di Morris a Tucson (Arizona), a carico del 162nd Fighter Squadron, al termine del quale è stato stabilito che sono necessari circa 4 mesi per un addestramento base per l’F-16, contrariamente ai 18-24 mesi annunciati in precedenza da fonti della Difesa statunitense. Tuttavia, il test è stato condotto solamente su 2 piloti e ha previsto solo determinate attività, ed è pertanto lecito ritenere che sarebbe necessaria una valutazione più approfondita, magari coinvolgendo un numero maggiore di piloti.

Infine, per quanto riguarda il trasferimento degli F-16, sarà necessario provvedere alla revisione e all’aggiornamento dei velivoli (e probabilmente anche a qualche customizzazione per favorire i piloti ucraini); secondo indiscrezioni, potrebbe essere l’azienda belga SABCA (Sociétés Anonyme Belge de Constructions Aéronautiques) ad occuparsene. SABCA ha già svolto tale attività in passato, e dovrebbe inoltre avere al momento 11 F-16 ex-olandesi in stock presso il suo stabilimento di Charleroi, velivoli che dovevano essere venduti alla statunitense Draken International, ma i Paesi Bassi avrebbero bloccato tutto.

Veniamo ora alla situazione sul terreno e, in particolare, a Bakhmut, dove la battaglia cittadina può dirsi conclusa.

Il 20 maggio, infatti, il capo della Wagner Prigozhin ha annunciato la conquista completa della città, con la presa da parte russa degli ultimi capisaldi ucraini nell’area della cittadella. Prigozhin ha inoltre dichiarato che la Wagner prenderà una pausa dalle operazioni per riorganizzarsi e riequipaggirasi dopo il pesante attrito subito a Bakhmut.

La linea di contatto a ovest si attesta ora all’altezza di Khromove e nei campi che separano Bakhmut da Ivanivske. Gli sviluppi più importanti si stanno verificando nell’area circostante, in particolare a nord, nei pressi di Sakko i Vantsetti, e a sud, nell’area di Klishchiivka.

A Sakko i Vantsetti gli Ucraini avrebbero ripreso il controllo della superstrada T0513 che collega Bakhmut a Siversk, e i Russi sarebbero arretrati a sud del fiume Vasyukivka. Nell’area di Klishchiivka le forze di Kiev stanno attaccando da nord e da ovest e avrebbero superato il canale, attestandosi a circa 2 km dal villaggio. Lo scontro si sposta quindi dalla città di Bakhmut ai campi circostanti, dove a fare la differenza sarà il controllo delle alture da cui battere il fronte con l’artiglieria, in particolare quelle a sud di Ivanivske, quelle a est di Chasiv Yar e quelle a nord e a ovest di Orikhovo-Vasylivka.

Infine, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina, sotto forma di drawdown presidenziale, del valore di 375 milioni di dollari. Tra le forniture ci sono: munizioni addizionali per HIMARS, proietti di artiglieria da 155 mm e 105 mm, missili controcarro TOW, sistemi controcarro AT-4 e JAVELIN, razzi a guida laser non specificati, materiale per demolizioni, equipaggiamenti vari e pezzi di rispetto.

(Foto USAF Tech. Sgt. Matthew Lotz)

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