RIVISTA ITALIANA DIFESA
Confermato l’impiego operativo del RQ-170 sul Mar Nero 11/05/2023 | Andrea Mottola

Stando ai documenti confidenziali comparsi su internet lo scorso aprile, tra novembre 22 e febbraio 23 l’USAF ha effettuato almeno 9 missioni operative sul Mar Nero con il “misterioso” UAV stealth da ricognizione RQ-170 SENTINEL. I voli sono stati eseguiti in supporto alle operazioni ucraine in un quadrante formalmente definito “ISR Operational Area” che include la gran parte dello spazio aereo internazionale sul Mar Nero fino a circa 75 km dalla Crimea occupata dai russi, limite stabilito dal Segretario alla Difesa USA Austin per mantenere i ricognitori americani ed alleati a distanza di sicurezza dai velivoli e dai sistemi di difesa aerea russi. Il documento non specifica le rotte seguite, né la base da cui il SENTINEL ha operato (considerata l’autonomia di 6/7 ore, probabile che si tratti di aeroporti greci o rumeni), né tantomeno il numero di UAV utilizzati (la flotta dovrebbe essere di circa 25 RQ-170 suddivisi tra il 30° e il 44° Squadrone Ricognizione di stanza a Creech). Detto questo, la conferma dell’impiego operativo di quella che, nonostante gli ormai oltre 15 anni di servizio tra Afghanistan, Corea, Iran, Pacifico Occidentale e Pakistan, continua ad essere una piattaforma UAV semi-segreta dimostra la priorità che gli americani danno al monitoraggio delle operazioni russe nel teatro ucraino. Date le sue “spinte” caratteristiche di bassa segnatura radar non è da escludere che l’RQ-170 sia stato utilizzato anche oltre il suddetto limite di 75 km – annullabile tramite apposita autorizzazione del SegDef in casi particolari - per penetrare le difese russe presenti sul territorio ucraino. Peraltro, anche nel caso in cui il SENTINEL si sia tenuto a distanza "stand-off", è verosimile ritenere che i russi non siano stati in grado di localizzarlo durante le sue missioni ISR e che, quindi, non sapessero di essere monitorati, elemento che gli avrebbe impedito di adottare adeguate misure di contro-sorveglianza, anche aggressiva, come dimostrato nei vari casi di manovre pericolose effettuate dai caccia russi contro i velivoli da sorveglianza occidentali. Se il documento, come sembrerebbe, è autentico è estremamente probabile che i voli del/dei RQ-170 siano tuttora in corso, soprattutto alla luce della possibile controffensiva ucraina per la quale i dati raccolti dai/dal SENTINEL su disposizione delle forze, procedure operative e altre attività russe - magari con una maggior penetrazione e profondità geografica rispetto a quella garantita da altri asset ISR – sarebbero una manna. Per quel poco che si sa, infatti, gli RQ-170 possono essere equipaggiati con radar AESA ad apertura sintetica con capacità di rilevamento di oggetti terrestri in movimento e con sensori ELINT ed IMINT che incrementano notevolmente la capacità nella raccolta di informazioni sia in termini di qualità, che di area coperta.


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