Si intensifica la guerra di droni in Ucraina. Dopo l'attacco di ieri al Cremlino - la cui responsabilità è stata negata da Kiev - stanotte la Russia ha lanciato diversi droni suicidi tipo GERAN 2 (SHAHAED 136) contro obbiettivi in tutta l'Ucraina (in foto il lancio di uno SHAHED-136).

Una parte di essi è stata abbattuta dalla contraerea, ma una parte ha raggiunto gli obbiettivi, anche se non è possibile determinare con esattezza quali. Più di un bersaglio è stato colpito a Odessa, tra questi fonti russe parlano dell'area dell'Accademia Militare. Strike anche a Zaporizhzhia, Kurakhove (un deposito di munizioni), Slovyansk e Kramatorsk. Sempre fonti russe parlano di un obbiettivo colpito anche nell'area di Kiev, ma non è possibile ottenere conferme più precise al riguardo. Secondo l’Aeronautica Ucraina, sono stati lanciati 24 SHAHED-136, di cui 18 sono stati abbattuti dalle difese aeree.

Gli Ucraini hanno risposto attaccando la raffineria di Novošachtinsk, Oblast russo di Rostov sul Don, oggetto di un attacco anche la scorsa estate, e la raffineria di Ilsky, Oblast di Krasnodar, dove è stato centrato uno dei serbatoi. Sul campo, invece, ieri sera si è registrata una nuova ricognizione in forze ucraina nel settore di Polohy/Orikhiv (Oblast di Zaporizhzhia), respinta dalle truppe russe.

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