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La dottrina dell’USMC e la sua più recente evoluzione 27/04/2023 | Fabio Di Felice

Le continue lezioni operative provenienti dal campo di battaglia ucraino confermano, sempre di più, quanto la coraggiosa strada intrapresa nell’ultimo decennio dall’US Marine Corps, nel rivedere il proprio concetto operativo e la sua organizzazione, sia da ritenersi corretta e lungimirante. Con tale solido presupposto, procede senza sosta lo sviluppo della nuova dottrina e dei discendenti manuali operativi per rendere il famoso Corpo pronto a rispondere alle nuove esigenze della nazione, oggi come in futuro.

Come illustrato da RID nel corso degli ultimi 2 anni (speciale X-tra’ numero 21 - L’evoluzione delle forze navali nei contesti A2/AD, pubblicato con RID 10/2020 e i numeri 10/2021 e 04/2022), il Comando dell’USMC, e il suo prezioso Warfighting Lab di Quantico, continuano il laborioso aggiornamento della direttiva Force Design 2030, garantendo un eccellente coordinamento tra la conduzione di esercitazioni e test. Proprio il Comando si occupa dell’immediata raccolta delle lezioni apprese e della valorizzazione delle stesse, seguita dall’aggiornamento sistemico dei manuali operativi e delle Procedure Operative Standard (SOP).Senza andare troppo indietro nel tempo, possiamo considerare gli ultimi aggiornamenti come il frutto di un processo iniziato nel 2019 con il “Comandant’s Planning Guidance” del Generale Berger, 38º Comandante del USMC, seguito dal documento “Force Design 2030” e aggiornamenti seguenti, il “Concept for Stand-in Forces (SIF)”, il “Tentative Manual for Expeditionary Advanced Base Operations (EABO)”, fino al più recente “Functional Concept for Maritime Reconnaissance and Counter-Reconnaissance (M-RXR)”.

L’articolo completo è pubblicato su RID 5/23, disponibile online e in edicola.

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