RIVISTA ITALIANA DIFESA
Moldavia e Transnistria: tra martello e incudine 27/04/2023 | Jean-Pierre Husson

L'annessione della Crimea alla Russia e lo scoppio della guerra nel Donbas nel 2014, seguita dall'invasione russa dell'Ucraina il 24 febbraio 2022, hanno aumentato notevolmente i rischi geopolitici che pesano sulla Moldavia. Mentre questi timori non si sono ancora concretizzati, la possibilità di una destabilizzazione, o addirittura di un intervento militare russo, rimane all'ordine del giorno, tanto più che Mosca mantiene una presenza militare in Transnistria, anche se pur limitata in termini organici e di capacità operativa.

Dal cessate il fuoco del 21 luglio 1992, che pose fine agli scontri armati in Transnistria amputando parte del territorio moldavo, il conflitto non ha conosciuto nuovi episodi e si dice sia “congelato” o “irrisolto”. Essendo de facto indipendente, la Transnistria non è riconosciuta da nessuno stato, nemmeno dalla Russia, che tuttavia le fornisce ampi aiuti economici. Fu per trovare una soluzione diplomatica e politica a questo status quo che la Moldavia optò per lo status di paese neutrale quando adottò la sua nuova Costituzione del 1994. Negli ultimi 3 decenni le diverse tendenze politiche che hanno guidato il Paese, come quella filo-russa rappresentata da Igor Dodon, Presidente dal 2016 al 2020, o quella filo-occidentale, come quella rappresentata dall'attuale Presidente Maïa Sandu, eletta il 24 dicembre 2020 con 57,7% dei voti, hanno tutte voluto mantenere questa neutralità, che implica la non adesione della Moldavia a alleanze militari, come la NATO, ma pure la richiesta della partenza dalla Transnistria delle truppe russe presenti in loco dal 1992. Stando così le cose, se la Moldavia si è schierata per il rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina, non ha invece avallato la politica delle sanzioni intraprese dall'Unione Europea e dall’Occidente, come pure nel 2014 non ha aderito a quelle imposte alla Russia da gran parte della comunità internazionale dopo l'annessione della Crimea.

L’articolo completo è pubblicato su RID 5/23, disponibile online e in edicola.

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