RIVISTA ITALIANA DIFESA
Tikrit: la battaglia della nostalgia 17/03/2015 | Pietro Batacchi

Più che della battaglia dell'Esercito Iracheno per strappare Tikrit a ISIL, bisognerebbe parlare della battaglia degli Iraniani per strappare ai baathisti la città natale di Saddam Hussein. La battaglia della nostalgia, insomma, a ricordare la Guerra Iran Iraq quando l'Iraq baathista, socialista e nazionale, di Saddam Hussein, ha combattuto per 8 anni la Persia khomeinista e fondamentalista.

Oggi i protagonisti sono gli stessi perchè l'Esercito Iracheno, da una parte, e ISIL, dall'altra sono solo comprimari.

La forza attaccante, infatti, è composta per la gran parte dalle Popular Mobilization Unit che altro non sono che le milizie sciite filo-iraniane – a cominciare dalla Brigata Badr e dal vecchio Esercito del Mahdi di Moqtada Al Sadr – inquadrate e coordinate sul terreno dalle unità Al Quods, l'unità per le operazioni all'estero dei Pasdaran. Si parla di circa 20.000 uomini, meno della metà del totale esprimibile dalla PMU, a fronte di non più di 3.000 uomini dell'Esercito, per la gran parte delle forze speciali. A queste bisogna poi aggiungere diverse centinaia di Pasdaran, forse più di un migliaio, che hanno ruoli attivi di battaglia e non semplici ruoli di coordinamento e mentoring. L'offensiva, infine, è direttamente comandata e guidata dal Generale Qassem Suleimani, Comandante della Forza Quods.

Un discorso del genere può essere fatto per il campo avverso, ovvero per coloro che difendono Tikrit. A differenza di quanto si sostiene, il ruolo principale nella difesa di Tikrit è svolto non da ISIL, il cui grosso dei miliziani presidia Mosul, ma da formazioni sunnite di matrice baathista, tra cui Jaysh Rijal al-Tariqah al-Naqshabandia (l'Esercito degli Uomini dell'Ordine di Naqshbandi, JRTN), composte in gran parte da appartenenti all’ex regime di Saddam, dietro le quali si cela la figura di Izzat Ibrahim al-Douri, ex vice di Saddam Hussein. Questi gruppi hanno un’organizzazione molto radicata nelle aree sunnite del Paese, da Tikrit a tutto l’Anbar, ed un’ottima organizzazione militare considerando che tra i loro membri ce ne sono tanti che in passato servivano con le Forze Armate di Saddam Hussein. Ed è proprio l'alleanza tattica con questi gruppi che ha permesso ad ISIL di ottenere tutti i successi che ha ottenuto in Iraq. Nelle stesse fila di ISIL ci sono molti ex appartenenti alle Forze Armate ed all'intelligence di Saddam e i 2 vice del Califfo Baghdadi sono bAu Ali al-Anbari, ex Generale dell'Esercito saddamita, e Abu Muslim al-Turkmani, ex ufficiale del Mukabarat (l'intelligence) di Saddam. Sono 2 figure chiave dell'organizzazione che tuttora hanno forti legami con il vecchio establishment baathista in Iraq ed a cui si deve la tessitura della tela diplomatico-tribale che ha portato allo sbandamento dell'Esercito Iracheno nell'estate dello scorso anno ed alla caduta di Mosul e Tikrit. 

 


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