RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, la bolla dis/informativa e la controffensiva ucraina 12/04/2023 | Pietro Batacchi

Sta destando grande scalpore il leak dei documenti americani sulla Guerra in Ucraina e su alcuni dei principali dossier internazionali.

La prima impressione è che si tratti di un’azione cognitiva su larga scala, trasmessa e poi amplificata sul circuito mediatico americano e globale, mirata a modellare l’ambiente obiettivo in vista della preannunciata controffensiva ucraina tardo-primaverile e a mascherarne i preparativi, i veri obbiettivi e la dimensione. Una “cascata dis/informativa” vera e propria la cui target audience sarebbero i Comandi russi e il loro processo decisionale, che si punterebbe a manipolare in accordo all’interesse di rendere la succitata (eventuale) controffensiva decisiva e produttiva del risultato voluto.

La riprova la si ritroverebbe in un attento esame dei documenti che contengono tanto informazioni palesemente false, quanto informazioni vere ed informazioni vere manipolate. Quando si punta a mascherare/confondere/manipolare, infatti, ed a farlo bene per così dire, è necessario che il “vero” sia accompagnato dal “falso” e che il tutto sia attentamente a abilmente mixato per sembrare quanto più realistico possibile e pure accattivante (in questo secondo caso soprattutto quando le target audience sono le liquide e volubili opinioni pubbliche).

Probabilmente si punta anche a prendere tempo poiché delle 8/9 nuove (o ricondizionate) brigate meccanizzate ucraine equipaggiate con i mezzi provenienti dalle ultime forniture occidentale, ne sarebbero operative al momento solo 2 mentre le altre devono completare la formazione o, addirittura, sono tali per il momento solo sulla carta. Dunque, si cerca di “trattenere” il più possibile i Russi, già abbondantemente impegnati nel carnaio di Bakhmut.

Proprio nella città simbolo della battaglia del Donbas, la Wagner sta avanzando lentamente e ha il controllo dell’80% dell’area urbana: stanotte i “musicisti” avrebbero preso anche la stazione ferroviaria e gli Ucraini resisterebbero ormai solo nei quartieri occidentali, “aggrappati” alla O0506, ovvero all’ultima via di rifornimento per la città sotto il fuoco dell’artiglieria russa. L'aspetto importante è che la manovra condotta nelle settimane scorse dalle forze di Mosca - Wagner e VDV - a nordovest e sudovest di Bakhmut avrebbe in qualche misura assicurato i fianchi all’avanzata dentro la città dei wagneriti, in previsione di un tentativo di sblocco da parte degli Ucraini che al momento non c’è stato. Certamente, un altro fattore che condiziona pesantemente la situazione è il terreno, ancora molto fangoso e che sta di conseguenza rallentando qualunque manovra significativa, eccetto, appunto, per gli scontri urbani di fanteria in cui i Russi si stanno dimostrando superiori (forti anche delle esperienze delle guerre cecene).

Il resto del fronte è sostanzialmente fermo: ad Avdivka – la città fortezza - gli Ucraini sembrano aver bloccato la manovra russa per accerchiare la città, impegnando forze fresche e riserve, mentre i Russi continuano a trincerarsi in profondità, sopratutto nel sud (Zaporizhia/Kherson), e a colpire le retrovie logistiche ucraine con missili e (novità delle ultime 4 settimane) bombe guidate di aereo.

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