RIVISTA ITALIANA DIFESA
L'US Navy chiede 9 miliardi di dollari da qui al 2028 per il futuro caccia F/A-XX 30/03/2023 | Pietro Batacchi

Nella richiesta di budget per l'anno fiscale 2024, l'US Navy ha inserito 1,5 miliardi di dollari per il futuro caccia F/A-XX destinato a rimpiazzare il SUPER HORNET.

Nel quinquennio 2024-2028 la richiesta è di ben 9 miliardi. La Marina prosegue così in maniera autonoma, rispetto al programma NGAD (Next Gerneration Air Dominance) dell'USAF, la strada per lo sviluppo e la realizzazione di un caccia di Sesta Generazione. Le ragioni per il doppio programma sono evidenti e piuttosto solide.

La prima è che il requisito dell'US Navy è molto diverso da quello dell'USAF. L'US Navy, infatti, è focalizzata soprattutto sullo scenario Asia-Pacifico e di conseguenza punta ad un caccia a grandissima autonomia, una sorta di F-14 2.0 se vogliamo, anche per la necessità di tenere quanto più lontane possibile dagli FWC (Firing Weapons Complex) dell'avversario le preziose portaerei.

La seconda è che la scelta di affidare ad un unico contractor, Lockheed Martin, il programma JSF/F-35, ha indebolito la base industriale americana: se Northrop Grumman si è "salvata" grazie al B-21 RAIDER, Boeing ha dovuto accontentarsi dello "stiracchiamento" dello STRIKE EAGLE, del trainer T-7, sviluppato in cooperazione con Saab, e di qualche SUPER HORNET in più. Troppo poco per Boeing Defense, che veniva dai fasti e dall'expertise di McDonnel Douglass e dalla tradizione progettuale e costruttiva di HORNET/SUPER HORNET e F-15.

Per cui 2 progetti come NGAD e F/A-XX rappresentano per il settore militare dell'azienda di Seattle/Saint Louis una vera opportunità di rilancio, e per tutta l'industria aeronautica americana l'opportunità di recuperare competitività e ritrovare certi equilibri: esattamente ciò che vuole il Pentagono.

(Foto: Boeing)

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