RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, la difesa a oltranza di Bakhmut e l’attesa per le grandi manovre di primavera 15/03/2023 | Pietro Batacchi

Lo Stato Maggiore ucraino e la leadership politica del Paese continuano a mantenere la difesa della città di Bakhmut nonostante una situazione sul terreno molto complicata. I Wagner stanno infatti conducendo una manovra a tenaglia verso il centro della città avanzando lentamente nei quartieri meridionali e nella zona industriale a nord. Tuttavia, la situazione forse più interessante da un punto di vista militare si sta sviluppando a nordvest della città. Lì le forze russe – Wagner e, pare, anche regolari – stanno avanzando lungo l’autostrada M03 che porta a Slovjansk/Kramatorsk: negli ultimi giorni hanno preso le colline di fronte a Orikhovo-Vasylivka e, tra ieri e stamani, pare anche il villaggio di Zalyzianske, più a nordest. Contemporaneamente, stanno “lavorando” molto con l’artiglieria su Kostantinovka e stanno spingendo su Bonhdanivka, “dietro” Khromove, il nodo nevralgico per il rifornimento del contingente ucraino di stanza a Bakhmut. Proprio su Khromove le forze di Kiev stanno contrattaccando per mantenere aperta il più possibile la carrabile O0506 che collega Bakhmut e Chasiv Yar passando per, appunto, Khromove; lo stesso stanno facendo attorno ad Ivanivske sulla T0504 Bakhmut-Kostyantynivka. La manovra russa a nordovest di Bakhmut inizia ad avere una certa profondità, tanto è vero che da un paio di giorni si parla di prime ricognizioni russe ancora più a ovest, verso Minkivka. Nel complesso la situazione è molto fluida, mentre continuano a circolare le voci di una possibile controffensiva ucraina in grande stile proprio su Bakmhut: potrebbe trattarsi di disinformazione per mascherare il vero obbiettivo ucraino, ovvero un’azione, più a sud, in direzione Huliapole-Tokmak, Obalst di Zaporizhia, per separare il Donbass dalla Crimea. Non è un caso che i Russi stiano fortificando pesantemente tutta l’area a nord di Tokmak, da dove, peraltro, passa l’autostrada T0401 che collega Dnepro con Melitipol, e l’area tra Chystopilla e Orikhiv. Nelle retrovie di questo settore (il preziosissimo “triangolo” Melitipol, Berdyansk, Mariupol), i Russi avrebbero in riserva tra i 30.000 e i 40.000 uomini, concentrati in particolare a Mariupol, per parare eventuali iniziative offensive ucraine. Sicuramente stiamo entrando nella fase decisiva della guerra con l’approssimarsi della fine della stagione del fango. La sensazione è che i Russi stiano aspettando la mossa ucraina, mantenendo il grosso dei mobilitati in riserva e continuando a premere su Bakhmut che, negli ultimi 2 mesi, ha drenato molte risorse alle forze di Kiev. Nel frattempo continua la preparazione ed il riequipaggiamento delle nuove brigate ucraine con i mezzi di recente fornitura occidentale e polacca: carri LEOPARD 2, CHALLENGER 2 e PT-91, e cingolati da combattimento per la fanteria CV-90 e BRADLEY, e ruotati STRYKER.

Infine, una considerazione sull'abbattimento dell'UAV super-MALE REAPER americano da parte di 2 caccia pesanti Su-27 russi. Si tratta di un messaggio chiaro di Mosca, che così segnala la propria disponibilità a interferire concretamente con l'attività d'intelligence condotta da REAPER, GLOBAL HAWK, ecc. sul Mar Nero. Stupisce, semmai, che i Russi lo abbiano fatto solo adesso. A questo punto la palla passa alla NATO, che può decidere se continuare tale attività, ridurla, allontanandola dalla Crimea, o se rispondere all'azione russa, magari con un attacco haker o con qualche altra misura "soft". Certo è che l'episodio costituisce un ulteriore passo in avanti in un'escalation che pare senza fine...

(Foto: MilitaryLand)


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