
Durante le offensive nei settori di Svatove-Kreminna, Bakhmut-Soledar e Vhuledar degli ultimi mesi, sembra che i Russi stiano impiegando una nuova tipologia di unità di manovra: l’Unità d’Assalto.
Grazie al ritrovamento di una manuale da campo russo, i cui contenuti sono stati resi pubblici da un Ufficiale ucraino della riserva, e all’analisi dei numerosi video che circolano in rete, è stato possibile determinare la composizione di tale Unità d’Assalto e le principali tattiche da essa utilizzate. Innanzitutto, l’Unità d’Assalto (o Distaccamento d’Assalto, a seconda delle traduzioni) è una forza che possiamo definire ibrida, una via di mezzo tra un battaglione e una compagnia, studiata per effettuare azioni di assalto contro postazioni difensive fortificate, linee di trincee, filari di alberi e in contesti urbani. In pratica, l’Unità d’Assalto può essa stessa assolvere compiti di assalto, oppure essere utilizzata come una sorta di basket capacitivo da cui poi si possono enucleare fino ad un massimo di 3 pedine d’assalto, a seconda del contesto e della tipologia della missione.
Per quanto riguarda l’organica, l’Unità d’Assalto è composta da una componente d’assalto e da una componente di supporto. La componente d’assalto è strutturata su 3 gruppi d’assalto; mentre la componente di supporto comprende unità che integrano la forza d’assalto con specifiche capacità: carri, mortai, artiglieria, ricognizione, EW, difesa aerea, supporto di fuoco, gruppo lanciafiamme (o meglio, lanciarazzi), MEDEVAC, genio, recovery, UAV, riserve.
L'articolo completo verrà pubblicato sul quarto numero di RID Risk&Strategy WEEKLY (04/23) disponibile gratuitamente da venerdì 3 marzo.