RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina: i Russi avanzano (piano) 14/02/2023 | Andrea Cipollina

Negli ultimi giorni i contractor della Wagner hanno conquistato la città di Krasna Hora, situata a nordest di Bakhmut, nell’Oblast di Donetsk. La presa di Krasna Hora è stata resa possibile anche grazie alla precedente cattura di Blahodatne, situata a nord di Bakhmut e confinante con la stessa Krasna Hora. Gli uomini di Mosca stanno cercando di conquistare anche Paraskoviivka, sempre a nord e vicina alle altre 2 città citate, il cui controllo garantirebbe un accesso pressoché diretto per i Russi a Bakhmut. Altro obiettivo russo è Ivanivske, situata a sudovest di Bakhmut, la cui cattura comporterebbe un accerchiamento quasi completo proprio della stessa Bakhmut. In tal caso, quest’ultima sarebbe quindi minacciata da sud, da nord e da est, anche in seguito alla caduta di Soledar del mese scorso. Ivanivske rappresenta un elemento cruciale per gli sviluppi dei combattimenti nella zona. La sua presa infatti permetterebbe alle forze di Mosca di tagliare anche l’ultima arteria (T0504) che da Chasiv Yar e Kostyantynivka rifornisce le forze ucraine che combattono a Bakhmut. Attualmente le forze di Kiev stanno però respingendo efficacemente gli attacchi russi, con questi ultimi che proprio nelle zone limitrofe a Ivanivske sono stati prima arginati e in seguito allontanati dalla strada menzionata in precedenza. Lo Stato Maggiore ucraino, che gode ancora di una netta superiorità numerica, è in grado di manovrare le riserve ed impiegarle al meglio, anche a Bakmhut che, nonostante sia chiusa ai civili già da qualche giorno, può tuttora essere rifornita ed alimentata con truppe e materiali.  Più a nord, nell’ultimo mese, le forze di Mosca hanno allargato l’area sotto il proprio controllo a sud di Kreminna e avanzano in direzione ovest, probabilmente per ristabilire una linea difensiva sfruttando il fiume l’Oskil come barriera naturale. Negli ultimi giorni si sono verificati diversi combattimenti nelle zone boscose intorno a Kreminna, nei quali sarebbero impegnate anche le VDV; la situazione sul campo sembra però rimanere invariata, con nessuno dei 2 schieramenti in grado di vantare successi significativi rispetto all’altro. Un ulteriore fronte aperto è quello di Vuhledar, a sudovest di Donetsk. Nelle ultime settimane i Russi hanno provato ad attaccare la città, con gli Ucraini che hanno saputo però respingere tutti i tenativi. Le forze di Kiev hanno finora difeso la città anche grazie alla sua posizione sopraelevata e alla colline spoglie che la circondano. Approfittando quindi della conformazione morfologica della zona, l’Esercito Ucraino ha potuto sfruttare appieno il potenziale della propria artiglieria e pure i campi minati intorno a Vuhledar. Secondo alcune fonti, gli Ucraini avrebbero utilizzato pure le Remote Anti-Armor Mine (RAAM), lanciate da obici semoventi da 155 mm (gli Stati Uniti ne hanno fornite all’Ucraina più di 10.000 dall’inizio dell’invasione). A fine gennaio, ad esempio, grazie ad artiglieria e mine, le forze ucraine hanno eliminato un’intera compagnia meccanizzata russa: dai video disponibili si contano 13 carri e anche vari BMP-1 e BMP-2 russi. Nel complesso le forze ucraine stanno efficacemente rallentando l’azione russa (con perdite enormi da ambo i lati), in particolare intorno a Bakhmut, impegnando riserve e unità distaccate da altri settori, e preparando allo stesso tempo la nuova linea di difesa Kramatorsk, Slovjansk, Kostantinovka, Toretsk.

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