
Cominceranno a marzo le consegne del progetto TIQUILA, che rinnoverà completamente la principale linea di piccoli UAV tattici impiegati dal British Army ai livelli tattici inferiori (compagnie e battlegroups). Saranno consegnati complessivamente 264 droni, con Lockheed Martin UK come main contractor ed integratore di sistemi.
Ben 159 di tali UAV saranno del tipo INDAGO 4: un quadricottero ripiegabile per entrare in uno zaino e pesante solo 2,27 kg. Il drone offre un raggio d’azione di una dozzina di chilometri, che possono diventare anche 30 km con un ponte radio adeguato. L’autonomia arriva fino a 70 minuti a seconda delle configurazioni di batterie e payload. I restanti 105 droni sono di classe superiore e ad ala fissa: si tratta di Stalker VXE30, capaci di decollare verticalmente grazie ad eliche su boom che si estendono dalle ali. Lo STALKER ha un’autonomia superiore ad 8 ore con un peso al decollo di poco superiore ai 20 kg. I 2 droni potranno essere controllati da una Ground Control Station comune e condividere almeno alcuni dei payload, fra cui camere infrarosse.
Separatamente sono stati acquisiti anche altri sistemi: Elbit UK fornirà nei prossimi mesi un numero non specificato del proprio quadricottero MAGNI X, di dimensioni e pesi comparabili all’INDAGO 4. Questi UAV sarebbero destinati ad unità “specializzate” dell’Esercito, che potrebbero essere i battaglioni RANGER.
In parallelo, il British Army ha un programma per droni classe Nano, da assegnare ai singoli plotoni e squadre. Almeno finora non ha ancora scelto un drone singolo, ordinando invece 100 SKYDIO 2D, forniti da Marlborough Communications Limited e 100 droni di un altro tipo non specificato importati da COPTRZ Limited. Si tratta probabilmente del già noto PARROT ANAFI, ma la compagnia offre anche altre alternative. Lo SKYDIO 2D, già visto in uso presso diverse unità, è un quadricottero pieghevole da poco più di 1 kg e 35 minuti di autonomia.
Un ulteriore progetto vuole immettere in servizio dei mini sciami di droni, e sono stati acquisiti 2 sistemi concorrenti per la fase sperimentale: Elbit UK ha fornito 5 swarm, ciascuno composto da 6 quadricotteri. Atlas Dynamics ha fornito invece il proprio sistema AtlasNEST, uno sciame di 5 piccoli droni. Ad un livello più alto, Malloy Aeronautics sta dimostrando le capacità dei propri TRV150 di lavorare in sciami di fino a 20 droni. Questi grossi quadricotteri sono già in uso anche con i Royal Marines che li impiegano per trasportare carichi di fino a 60 kg a vantaggio delle squadre sul terreno, anche con trasferimenti dalle navi.
Per quanto riguarda proprio i Royal Marines, è in corso il progetto THEA, separato in 2 parti, PRIMIS e SECONDIS. PRIMIS vedrà la consegna, già a marzo, di 200 droni tattici portatili dal peso inferiore a 5 kg, con opzione per ulteriori 200. SECONDIS prevede invece 42 grossi quadricotteri (fino alle soglie dei 25 kg di peso) e 10 opzioni. A questi ultimi si chiede la capacità di funzionare opzionalmente come “torri di sorveglianza” con cavo di collegamento. Per PRIMIS è stato siglato un contratto con Level Peaks Associates Ltd, ma non è ancora possibile dire quale drone sia stato selezionato poiché questa società basata ad Hereford ne importa svariati, da almeno 4 fornitori diversi.
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