
Il team italiano che svilupperà il Global Combat Air Programme (GCAP), il programma per lo sviluppo e la realizzazione di un sistema di combattimento aereo del futuro basato sul caccia di Sesta Generazione, ha firmato il contratto per proseguire la fase di valutazione del concetto e che dà ufficialmente il via alle attività di dimostrazione. Il team italiano è composto dal capofila Leonardo, e dalle altre aziende leader nei rispettivi domini: Elettronica, Avio Aero e MBDA Italia. Il GCAP, come noto, prevede il volo di un primo dimostratore di caccia madre nel 2027.
L’industria, inoltre, collaborerà con università, centri di ricerca, PMI e start-up, a beneficio dell’interscambio e della crescita delle competenze nazionali, e in stretta sinergia con il Ministero della Difesa - responsabile per la definizione delle esigenze di carattere operativo - per indirizzare lo sviluppo tecnologico e, di conseguenza, il supporto industriale. Al momento, la Difesa italiana ha già stanziato per il GCAP poco meno di 3,8 miliardi di euro, a fronte di un fabbisogno complessivo in Ricerca e Sviluppo identificato in 6 miliardi di euro.
Tutti i dettagli su RID 3/23.
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