
Il British Army punta a raddoppiare il numero di lanciatori M270 in servizio, con l’obiettivo di schierare 75 lanciatori e 10 veicoli di recupero, rispetto ai 35 e 4 operativi negli ultimi anni, e nonostante la fornitura di 6 M270 all’Ucraina.
Le maggiori difficoltà da superare per raggiungere il traguardo sono la disponibilità di personale, a meno che i tagli all’Esercito non vengano ripensati nella nuova revisione strategica in corso, e il reperimento di sufficienti M270 da aggiornare. L’M270, infatti, non viene prodotto da anni e si possono solo riattivare lanciatori già esistenti.
Al momento, secondo il National Audit Office e il MoD, sono stati reperiti abbastanza veicoli per arrivare a 61 M270 e 8 veicoli recupero. Il numero dei veicoli di recupero (che sono una sotto-variante dell’M270 sviluppata in casa e per ora impiegata solo dal Regno Unito) suggerisce l’intenzione di passare dalle 6 batterie (4 regolari e 2 della riserva) del piano “Future Soldier” a 10.
Sappiamo di almeno 3 vecchi M270 in disuso che la Norvegia si è impegnata a fornire al Regno Unito, che li riattiverà e aggiornerà all’ultimo standard. La Norvegia dovrebbe disporre di altri 9 M270 nei depositi e il Regno Unito potrebbe essersi accordato per acquisirli tutti.
Altri M270 dismessi potrebbero arrivare dalla Francia, che sta considerando la possibilità di disfarsi dei 13 lanciatori che le rimangono e acquistare degli M-142 HIMARS in sostituzione. Gli Stati Uniti stanno riattivando 160 M270 per le proprie necessità, ma potrebbero fornirne alcuni altri.
Gli M270 saranno aggiornati all’ultimo standard (per gli Stati Uniti noto come A2, in Gran Bretagna probabilmente saranno noti come B2) con nuova cabina corazzata, motore potenziato, sospensioni e parti meccaniche aggiornate in parallelo con gli ultimi sviluppi dello scafo BRADLEY (che è alla base della meccanica dell’M270). Il sistema di controllo del tiro viene modernizzato per consentire l’impiego dei nuovi razzi Extended Range (gittata portata a 150 km, con 200 km come obiettivo futuro) e del nuovo Precision Strike Missile, che il Regno Unito intende acquisire a partire dal 2024. I lanciatori britannici riceveranno alcuni aggiornamenti specifici nazionali, fra cui un sistema di telecamere e radar per navigazione e situational awareness e cingoli in compositi e gomma, che riducono consumi, rumorosità e vibrazioni.
La Royal Artillery intende anche acquisire l’Alternative Warhead per ristabilire la capacità d’attacco ad area, mentre il Defence Science & Technology Laboratory, in collaborazione con Lockheed Martin ed altre compagnie, sta lavorando allo sviluppo di nuovi payload, in particolare sistemi d’attacco contro veicoli corazzati e sistemi di contro-mobilità sia letali sia non letali (mine ed altri impedimenti). In futuro, piccoli UAV/Loitering munitions, ma anche sensori e payload per guerra elettronica saranno trasportati sull’area bersaglio dai razzi GMLRS.
Il British Army pianifica anche un ulteriore munizione, il missile tattico noto come Land Precision Fires, che garantisca un ombrello protettivo, anche contro MBT in movimento, con gittate nell’ordine degli 80 km.
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