RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, nuova ondata di missili contro le infrastrutture elettriche 16/12/2022 | TOMMASO MASSA

Questa mattina i Russi hanno condotto un nuovo raid missilistico contro l’infrastruttura energetica ucraina. Tra 60 e 70 missili sarebbero stati lanciati da bombardieri Tu-95 (Kh-555 e Kh-101) e Tu-22M3 (Kh-22) in volo nella regione del Mar Caspio, e da unità navali della Flotta del Mar Nero (KALIBR). Nel raid sarebbe forse coinvolto anche un Mig-31K, decollato dalla Bielorussia, che avrebbe utilizzato i missili ipersonici KINZHAL. Rispetto ai raid degli ultimi giorni, si sono registrate numerose esplosioni, con almeno una trentina di missili che avrebbero centrato gli obiettivi. Tra le città più colpite sicuramente Kiev, dove sono state bersagliate le centrali termoelettriche TPP-5 (nel distretto di Holosiivsky) e TPP Darnyts’ka (distretto di Dniprovsky), e l’impianto di cogenerazione CHP-6 (distretto di Desnyansky). Nella capitale, a seguito degli strike, si stanno registrando gravi interruzioni nella fornitura di corrente elettrica e di acqua. Esplosioni anche a Zaporizhzhia, dove sarebbero arrivati a bersaglio 15 missili (con un possibile utilizzo di S-300 in modalità di attacco al suolo), la maggior parte contro la centrale idroelettrica situata sul Dnepr. Obiettivi minori sono stati colpiti a Dnipro (probabilmente una sottostazione elettrica), Kharkiv (10 missili circa), Sumy, Kryvyi Rih e nell’Oblast di Kirovohrad, causando gravi black out e interruzioni nelle forniture idriche. Secondo Ukrenergo (il principale operatore nel settore dell’energia elettrica in Ucraina) al momento il Paese avrebbe perso il 50% della propria capacità di generare e trasmettere corrente elettrica a seguito degli attacchi. Visti i risultati ottenuti con il raid odierno, è probabile che gli attacchi delle ultime settimane siano serviti ai Russi per “scaricare” in parte le difese antiaeree ucraine e per localizzare radar e sistemi contraerei. Inoltre, si è nuovamente vista l’efficacia dei missili Kh-101, che tendono ad essere i più ostici per la contraerea ucraina, grazie al loro design a bassa rilevabilità.

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