RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il Giappone entra nel TEMPEST. Al via il Global Combat Air Programme 09/12/2022 | Pietro Batacchi

La notizia era attesa da giorni e oggi è arrivata l'ufficialità, formalizzata con l’annuncio da parte dei Governi di Roma, Tokyo e Londra: il Giappone entra nel programma TEMPEST. Prende così il via il Global Combat Air Programme per lo sviluppo di un caccia di Sesta Generazione, il cui ingresso in servizio è previsto a partire dal 2035, e viene sancita la “fusione” tra lo stesso TEMPEST e l’F-X giapponese. Si tratta di una notizia di straordinaria rilevanza politico-strategica che segna l’avvio di una partnership di lungo periodo a 3 tra Italia, Regno Unito e Giappone con risvolti, appunto, globali e più di un occhio alle vicende del sempre più critico teatro Indo- Pacifico. Come si legge dal comunicato diramato dal Governo italiano – proprio a bollare l’accordo con il sigillo del più alto organo politico del Paese - “questo programma è stato progettato tenendo i nostri Alleati e partner al centro della nostra attenzione. La futura interoperabilità con gli Stati Uniti, con la NATO e con i nostri partner in Europa, nell'Indo-Pacifico e a livello globale si riflette nel nome che abbiamo scelto per il nostro programma. Questo concetto sarà al centro del suo sviluppo”. Parole fondamentali che confermano oltretutto le ambizioni dell’Italia – media potenza globale - e il suo ruolo come uno dei principali fornitori di sicurezza del pianeta. Il tutto trova riscontro nei 3,7 miliardi di euro, con ben 220 milioni quest’anno e 345 milioni il prossimo, che l’Italia ha già allocato per il programma, per una fase di ricerca e sviluppo che solo per il nostro Paese al momento è quantificata in 6 miliardi di euro.

Insomma, il TEMPEST/ Global Combat Air Programme procede spedito e secondo i tempi, con l’avvio dello sviluppo programmato nel 2024/2025 e il volo di un primo dimostratore nel 2027.

Da un punto di vista industriale, in attesa dei primi dati su workshare e sulla governance della cooperazione, il programma “vede” 3 cosiddetti LSI (Lead System Integrator) agire come “capi-programma”, ovvero BAE Systems, Leonardo e Mitsubishi Heavy Industries, ai quali fanno riferimento una serie di Lead Subsystem Integrator (LSSI) che per l’Italia sono Elettronica (per la parte guerra elettronica), MBDA Italia (per la parte missilistica e sistemi d’arma) e AvioAero (per la parte motoristica).

Dettagli e approfondimenti su RID 1/23.

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