RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, massiccio attacco missilistico russo su tutto il Paese 15/11/2022 | Pietro Batacchi

E’ probabilmente il più massiccio attacco missilistico contro l’Ucraina lanciato dai Russi dall'inizio della Guerra. Per numero di missili utilizzati il raid è di maggiore entità rispetto a quello del 10-11 ottobre. Secondo fonti ucraine sarebbero stati usati un centinaio di missili: una parte tipo Kh-101 e tipo KALIBR (cruise) lanciati dai bombardieri strategici e da navi e sottomarini nel Mar Nero, ed una parte missili balistici tattici, impiegati sopratutto contro obiettivi a Kharkiv e nella regione di Sumy. Per quanto riguarda questa seconda tipologia, non è da escludere che abbiano fatto il loro esordio anche i missili a corto raggio di fabbricazione iraniana FATEH-110 e ZULFIQAR, acquistati di recente dalla Russia. Le 3 ondate, di cui una attualmente in corso, sono accompagnate da raid con droni GERAN 2, sopratutto contro obbiettivi negli Oblast di Odeassa e Mikolaiv. Nel mirino, ancora una volta, l'infrastruttura elettrica ucraina. Colpiti sia impianti di cogenerazione e centrali termoelettriche, e la rete di distribuzione con le le relative stazioni: parti del Paese sono al buio e, secondo il sindaco della città, a Kiev metà della popolazione sarebbe senza luce; anche l’80% di Leopoli ed il 90% della regione di Ternopil sono senza elettricità. A Leopoli è sospesa la fornitura di riscaldamento e acqua calda. Problemi anche alle comunicazioni via Internet. Fonti dell’ufficio della Presidenza ucraina hanno parlato di situazione critica. Più o meno tutte le regioni e le città del Paese sono state colpite: Kiev (almeno 5 strike), Zhytomir (2 strike), Kharkiv (almeno uno strike), Kirovograd (almeno 2 strike), Ivano-Frankivsk (3 strike, assenza di luce e acqua in tutta la città), Kriviy Rih (almeno 2 strike), Khmelnitsky (almeno 2 strike), ecc. Gli effetti degli attacchi si sono registrati anche in Moldova con blackout causati dalla disconnessione automatica di una delle linee che assicura il trasporto dell’elettricità al Paese. Una parte dei missili è stata abbattuta: forse la metà, ma difficile capire al momento l’esatta entità degli intercetti (l’ondata pare essere stata accompagnata da una massiccia operazione di guerra elettronica). Gli attacchi fanno parte della strategia ibrida e cognitiva russa che mira a mettere pressione alla popolazione ucraina e a modificarne il comportamento nei confronti della gestione della guerra da parte della leadership di Zelensky (in realtà i risultati sembrano essere di segno contrario…). L’obbiettivo di Mosca è in questo momento molto chiaro: arrivare ad un cessate il fuoco che congeli sine die il conflitto.

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