RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’Iran testa un nuovo motore per VLS e un nuovo missile terra-aria 10/11/2022 | Andrea Mottola

Durante l’ultima settimana l’Iran ha effettuato importanti test missilistici. Il primo ha riguardato il test di lancio del veicolo di lancio satellitare/spaziale (VLS) tristadio QAEM-100 dal sito di Shahroud (Iran orientale), effettuato dal Comando delle Forze Aerospaziali del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC) lo scorso 5 novembre. Più che il singolo evento riguardante il lancio, l’elemento interessante riguarda il sistema propulsivo Raafe del QAEM-100. Quest’ultimo, infatti, rappresenterebbe un testbed per i motori a razzo alimentati da combustibile solido che dovrebbero equipaggiare – forse con lievi modifiche – il missile balistico a raggio intermedio SEJIL-3 in via di sviluppo, terza variante della famiglia SEJIL/ASHURA. Il SEJIL-3, accreditato di una gittata di 3.500/4.000 km, dovrebbe essere basato sul design del SEJIL-2, con diverse differenze che riguardano la presenza di un vettore a 3 stadi, di un sistema di guida inerziale/satellitare perfezionato, di maggiori capacità di sopravvivenza - non è chiaro se legate a capacità manovranti o a bassa rilevabilità – e, appunto, da un nuovo sistema propulsivo – il Raafe testato sul VLS QAEM-100 – dotato di spinta vettoriale per il primo stadio e in grado di garantire il raggiungimento di una velocità di Mach 14 in fase di rientro nell’atmosfera.

Precedentemente, il Ministero della Difesa iraniano aveva comunicato l’esecuzione di un test di lancio di un nuovo missile terra-aria destinato al sistema di difesa aerea a lungo raggio BAVAR-373. Il vettore, denominato SAYYAD-4B, avrebbe un raggio accreditato di oltre 300 km – rispetto ai 200 del precedente SAYYAD-3 - e sarebbe in grado di ingaggiare bersagli aerei – inclusi missili balistici – fino a 37 km di altitudine. Dotato di sistema propulsivo a propellente solido di tipo ibrido e di spinta vettoriale, di un sistema di guida radar semi-attivo e di capacità evasive, stando ai dati emersi dopo il test di lancio e l’intercettazione avvenuta di un drone bersaglio KARRAR, il missile è in grado di raggiungere una velocità di Mach 2,8.

Seguiteci anche sul nostro canale Telegram.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE