RIVISTA ITALIANA DIFESA
La forza di ISIL in Libia 16/02/2015 | Pietro Batacchi e Andrea Mottola

ISIL disporrebbe oggi in Libia di un numero di combattenti che oscilla tra i 2.000 e i 3.000, cifre decisamente superiori alle stime del Pentagono che, non più tardi di dicembre, parlava di 300 miliziani presenti unicamente nella zona di Derna e nel vicino altopiano del Jabal al-Akhdar. In realtà ad essi, praticamente tutti membri del Consiglio della Shura dei Giovani Islamici di Derna, fondato dal saudita Abu al-Baraa el-Azdi, si sono aggiunti molti uomini di ritorno dal teatro siriano/iracheno. In particolare parliamo di quelli appartenenti al Battaglione Bitar, un contingente formato da circa 500 miliziani precedentemente schierati a Deir Ezzor (Siria) e Mosul (Iraq) che ha portato il numero di militanti della “Divisione Barqa” di ISIS, presenti nell’area di Derna, a 800 unità. Diverso il discorso che riguarda Sirte e la Tripolitania, dove è estremamente difficile stabilire chi appartenga ufficialmente ad ISIL, chi è solo “affiliato” o chi vorrebbe diventarlo per mere ragioni contingenti. In realtà secondo fonti di RID, i ranghi del gruppo in queste aree sarebbero stati costiuiti da bande locali attirate dal brand di ISIL, ma anche da esponenti “scissionisti” della forte e numerosa Lybian Shield - la milizia ombrello legata alla Fratellanza Musulmana ed a realtà salafite, che sostiene il Governo di Tripoli - e da "consiglieri" del nucleo originario di ISIL infiltratisi dalla Cirenaica per dare inqaudramento e coordinamento alle nuove reclute. Da monitorare anche la situazione nell'immenso e spopolato Fezzan, da sempre crocevia per i jihadisti – legati ad AQMI (Al Qaeda nel Maghreb Islamico) ed al gruppo di Moktar Belmoktar – dove ISIL potrebbe trovare nuovi proseliti.

Da quanto è possibile desumere dal materiale video disponibile, sembrerebbe che per ora l'armamento dei miliziani di ISIL si limiterebbe a pickup armati di mitragliatrici, razzi RPG, qualche mortaio e qualche lanciarazzo. Armi più pesanti – carri armati, mezzi blindati ecc.. - al momento non sembrano rientrare nell'arsenale del gruppo. Infine, per quanto riguarda la presunta minaccia di missili Scud, rilanciata su twitter da miliziani di ISIL, è priva di senso considerando che i missili Scud di cui disponeva la Libia di Gheddafi sono stati smantellati, nell'ambito di un accordotrilaterale con USA e Regno Unito tra il 2004 ed il 2009, e che ciò che restava dell'arsenale è stato distrutto nei raid NATO del 2011. 


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