RIVISTA ITALIANA DIFESA
Gli EAU vicini all’acquisto di sistemi antiaerei israeliani SPYDER 04/10/2022 | Andrea Mottola

Secondo fonti israeliane, gli EAU sarebbero prossimi all’acquisizione di un numero imprecisato di sistemi antiaerei mobili SPYDER di fabbricazione israeliana. La richiesta sarebbe avvenuta lo scorso luglio con una discreta urgenza a causa dell’incremento di attacchi missilistici e UAV sul territorio emiratino da parte dei ribelli yemeniti filoiraniani Houthi. L’acquisizione degli SPYDER - che al momento non è confermata ufficialmente né da Abu Dhabi, né da Tel Aviv, ma che dovrebbe essere annunciata nelle prossime settimane con un formale accordo G2G – rappresenterebbe il primo contratto militare siglato da Israele ed EAU dopo il riallacciamento delle relazioni diplomatiche del 2020 nell’ambito dei cosiddetti “Accordi di Abramo”. Dal punto di vista tattico/operativo, gli SPYDER andrebbero a potenziare l’ombrello protettivo missilistico emiratino, integrando i sistemi PATRIOT e THAAD già presenti, coprendo – presumibilmente - la fascia d’intercettazione relativa ai bersagli aerei (caccia, elicotteri, UAV, missili cruise, munizioni guidate, ecc) a bassa quota. Dal punto di vista strategico, l’eventuale acquisto rappresenterebbe un ulteriore passo da parte di un’altra Monarchia del Golfo verso la creazione di bolle missilistiche antiaeree stratificate e integrate, con un chiaro focus sulla minaccia iraniana. Passo, peraltro, pienamente supportato dagli USA con il Presidente Biden che, proprio durante il suo ultimo tour estivo in Medio Oriente, ha caldeggiato la creazione di una sorta di “alleanza” di difesa aerea regionale (MEAD-Middle East Air Defense) integrata ed interconnessa con i sistemi americani e israeliani. Oltre al numero, anche la variante del sistema oggetto della possibile vendita è imprecisata. Gli SPYDER, infatti, sono disponibili in 4 versioni – corto, corto-medio, medio e lungo raggio. I primi 2 sono gli SPYDER-SR (Short-Range, dotati di missili con gittata massima di 20 km di copertura) ed ER (Extended-range, gittata missili oltre 40 km) e impiegano le varianti “terrestri” dei missili aria-aria PYTHON-5 - dotati di seeker elettro-ottico/infrarosso – I-Derby - equipaggiato con seeker radar attivo - e I-Derby ER, che aggiungono un motore a razzo a 2 impulsi per la copertura di distanze maggiori. Gi SPYDER-MR (Medium Range, missili con gittata di 60 km) e LR (Long-Range, 70/80 km di gittata missili), prevedono l’impiego degli stessi missili integrati da un booster aggiuntivo. Una batteria di SPYDER-SR include un posto di comando equipaggiato con radar AESA Elta EL/M-2106NG ATAR 3D in banda L in grado di rilevare e tracciare fino a 60 bersagli aerei a oltre 60 km di distanza, 4 veicoli di lancio quadrinati e 1-2 veicoli di trasporto e rifornimento di munizioni. Al contrario, una batteria di SPYDER-MR include posto di comando, radar AESA EL/M-2084 in banda S con capacità di rilevamento di 60 bersagli a 100 km di distanza, 6 lanciatori e 1-2 veicoli per il trasporto e il rifornimento di munizioni. Considerando l’attuale disponibilità di PATRIOT e THAAD, è verosimile ritenere che gli Emiratini puntino all’acquisizione delle varianti SR/ER del sistema.

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