Il Capo dello Stato Centrafricano, Catherine Samba-Panza, ha visitato oggi la base della forza militare dell’Unione Europea EUFOR RCA, alla quale l’Italia partecipa con un contingente dell’Esercito.
La visita si è svolta due settimane dopo l’inaugurazione del Ponte dell’Unità costruito dai genieri alpini del 2° reggimento, alla quale la Presidente aveva partecipato insieme al Capo della Delegazione dell’Unione Europea in Centrafrica e al generale Philippe Pontiès, comandante dell’operazione EUFOR RCA.
Nel corso della visita, la massima autorità centrafricana ha incontrato i contingenti che costituiscono EUFOR RCA. Presso lo stand italiano - dopo un’esposizione dei mezzi del genio e del sistema d’arma Hitrole montato sui blindati Lince - la Presidente ha ringraziato i genieri per la realizzazione del ponte che ha consentito di riunire tre zone divise dal conflitto scoppiato nel 2013, oltre che per la riabilitazione di numerose strade della capitale e per i lavori di bonifica della rete idrica condotti l’anno scorso dall’8° genio paracadutisti.
Al termine della visita alla base, Catherine Samba-Panza ha salutato il generale francese Jean-Marc Bacquet – comandante della forza europea – e i rappresentanti delle 13 nazioni che la costituiscono, sottolineando « l’accettazione di tutti i militari europei da parte della popolazione in zone della capitale in cui le relazioni tra le diverse comunità erano critiche, un’accettazione acquisita privilegiando il dialogo all’uso sistematico della forza.”
Sono 13 le nazioni europee che compongono la forza militare dell’Unione Europea in Repubblica Centrafricana, composta da circa 700 elementi che operano nella capitale Bangui, ma il supporto finanziario e logistico della missione coinvolge tutti i 28 Paesi dell’Unione Europa. L’Italia contribuisce alla missione EUFOR sin dallo scorso mese di agosto con un’unità del genio attualmente costituita dai genieri alpini del 2° reggimento di Trento (brigata Julia) che hanno avvicendato a dicembre i colleghi dell’8° genio paracadutisti della Folgore di stanza a Legnago (Verona).
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