RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, le forze di Kiev alle porte di Kupiansk 09/09/2022 | Pietro Batacchi

Nel mentre l’attenzione di tutti era concentrata su Kherson (tanto che Kherson potrebbe essere stato solo un diversivo), gli Ucraini hanno lanciato un attacco nel settore di Kharkiv, in particolare nel settore sudest dell’Oblast, prendendo completamente di sorpresa le debolissime forze russe (Guardia Nazionale e pochi miliziani separatisti) presenti nella zona. L’attacco ha avuto per il momento successo (anche a causa di una scarsa resistenza) e ha messo decisamente in crisi il raggruppamento di forze di Mosca lungo l’asse Kupiansk-Izyum. L’obbiettivo degli Ucraini è difatti chiaro: interrompere la linea di comunicazione e logistica che dall’Obalst russo di Belgorod si dipana a sud verso Kupiansk e fino a Izyum, e che alimenta lo sforzo russo in parte del Donbass, ovvero nel settore di Slovjansk-Kramatorsk. L'effettosorpresa ha funzionato e le forze di Kiev sono avanzateper diversi chilometri in profondità, in particolare lungo 2 direttrici: una a nord della città di Balaklyia e una a sud. La prima punta direttamente al nodo di Kupiansk, già da giorni sotto il tiro dell’artiglieria ucraina e da dove sono già state evacuate donne e bambini, la seconda punta invece al villaggio di Kunye e a tagliare/interrompere l’arteria di comunicazione principale che consente il rifornimento del raggruppamento russo di Izyum. Nel primo caso, le forze di Kiev hanno raggiunto il villaggio di Shevchenkove, dove sarebbero riuscite ad entrare stamani, ma altre unità – in particolare reparti “da corsa” basati su tecniche – hanno proseguito verso il fiume Oskol (la situazione di Shevchenkove non è però chiara) e, sopratutto, verso il villaggio di Hurshivka, a soli 12 km da Kupyansk. Nel secondo caso, sono in corso combattimenti nell’area di Zaliman. Nel frattempo, dopo gli scontri di ieri, le forze di Mosca hanno lasciato Balaklyia, che è adesso in mano agli Ucraini. Nel complesso i Russi stanno cercando di dispiegare in teatro le poche riserve a disposizione, visto il contemporaneo impegno su Kherson, cercando di tappare per quanto possibile le falle con l’Aviazione. I numeri, però, sono troppo risicati e la situazione per loro si presenta critica: non è un caso che sull’arcipelago dei blog e account Twitter/Telegram russi si invochi a gran voce la mobilitazione generale e si chieda la “testa” degli ufficiali responsabili di questo settore.

Come si diceva, l’offensiva ucraina – che coinvolge principalmente la 25ª Brigata Aeroportata, l’80ª Brigata d’Assalto Aereo e la 92ª Brigata Meccanizzata, ben ricondizionate negli ultimi 2 mesi – sta avendo successo. L’effetto sorpresa c’è stato e forse per la prima volta si è vista sul campo un’azione da parte degli Ucraini di tipo combinato, ben coordinata e con una pianificazione ottimale (la mano americana e NATO sembra chiara…). La preparazione dell'artiglieria è stata altrettanto ottimale – pare che i Polacchi abbiano fornito ben 3 battaglioni di semoventi da 155 mm KRAB, ma in generale le forniture occidentali sembrano superiori rispetto a quelle ufficiali come ci conferma una nostra fonte ben informata sul posto – così come il minuzioso lavoro condotto dai droni per ISR e strike. Dopo l’inevitabile dentizione, le loitering munitions SWITCHBALDE e PHOENIX GHOST sono diventate un fattore rilevante, come dimostrato pure in altre parti del fronte, e hanno “lavorato” bene sopratutto sui SAM. Bisognerà adesso capire se l’offensiva potrà essere sostenuta e alimentata per il periodo di tempo necessario al conseguimento dell’obiettivo, e se i Russi saranno capaci di mobilitare riserve vere che, ripetiamo, al momento non ci sono. Di sicuro l’azione di Kiev rappresenta un messaggio chiaro anche a quei Paesi, sopratutto europei, che, alle prese con la crisi energetica e con le conseguenze delle sanzioni su Mosca, potrebbero essere tentanti da un disimpegno sul fronte del supporto all’Ucraina.

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