RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il tritacarne di Kherson e la lezione per l’Occidente 07/09/2022 | Pietro Batacchi

L’offensiva ucraina nel settore di Kherson non accenna a diminuire di intensità e lo Stato Maggiore di Kiev continua a “pompare” nella battaglia uomini (sopratutto) e mezzi. Una buona parte del fronte è stata al momento stabilizzata dai Russi, in particolare il settore sud, ma gli Ucraini non mollano, forti di una schiacciante superiorità numerica e del supporto occidentale (ancora una volta determinante, vedi, per esempio, il ruolo dei missili HARM integrati sui MiG-29). Nel citato settore sud, la direttrice Posad-Prokovske sembra stabilizzata, mentre Pravdyne e Ternovi Pody fanno registrare cambiamenti e passaggi di mano. Nel settore centrale, invece, le forze di Kiev, nonostante le perdite, cercano di consolidare la testa di ponte ad est dell’Inhulets sulla direttrice Andrivka/Suky Stavok/Kostromka, anche se quest’ultima è stata data per ripresa dai Russi. Il Genio ucraino sta realizzando altri passaggi sull’Inhulets, dopo che i Russi ne hanno distrutti già diversi, e le fanterie continuano ad affluire nel saliente. La superiorità nell’artiglieria e nell’aviazione da parte delle forze di Mosca è compensata dalla superiorità numerica ucraina e dai danni che l’artiglieria a lungo raggio di precisione di Kiev riesce ininterrottamente a fare nelle retrovie russe colpendo depositi, infrastrutture, ecc., con il risultato di ridurre l’alimentazione dello sforzo bellico delle prime linee. Questo alla lunga può essere il fattore decisivo delle sorti della battaglia di Kherson, unitamente al “lavoro” dietro le linee compiuto da partigiani, forze speciali ed elementi dell’SBU (il servizio d’intelligence ucraino).

Spostandoci più a nord, i Russi sarebbero ancora nella periferia meridionale di Vysokopillya e, nonostante gli attacchi dell’Aviazione, non sarebbero riusciti a respingere gli Ucraini fuori dalla città. Per il resto, nel settore nord non ci sono cambiamenti significativi.

Di sicuro, l’azione delle forze di Kiev lungo tutto il fronte di Kherson è la prima vera controffensiva ucraina di questa guerra e sta dando corpo ad una feroce battaglia di attrito – con perdite molto pesanti e un ruolo determinante di fanteria e artiglieria – le cui lezioni dovranno attentamente essere studiate dagli Stati Maggiori europei e occidentali. Insomma, il tempo delle operazioni di pace è definitivamente tramontato. Analisi e approfondimenti su RID 10/22. Nel frattempo, come anticipato da tempo su diversi blog russi, gli Ucraini hanno lanciato un’ulteriore offensiva molto più a nord, nel settore di Balaklyia, Oblast di Kharkiv, spigrendosi a nord-est, verso Volkhov Yar e di fatto circondando la stessa Balakyia e mettendo sotto il tiro della propria artiglieria le vie di comunicazione verso Kupyansk. Si tratta di un’iniziativa molto interessante, che seguiremo attentamente nelle prossime ore, che potrebbe seriamente mettere in crisila direttrice di avanzata russa Kupyansk- Izyum verso il Donbass, dove, nelle ultime ore, i contractor della Wagner hanno presodefinitivamentelacittà di Kodema (Oblast di Donetsk), ad una ventina di chilometri a sud della strategica Bakhmut.

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