RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, gli ultimi sviluppi da Kherson 31/08/2022 | TOMMASO MASSA

Negli ultimi giorni si sono registrati alcuni importanti sviluppi nel sud dell’Ucraina, nello specifico negli Oblast di Kherson e Mykolaiv, dove gli Ucraini sono passati all'offensiva. Le forze ucraine hanno attaccato in diversi settori, ma il loro sforzo si sta concentrando maggiormente a ovest della città di Kherson, presso il villaggio di Pravdyne (30 km ad ovest), che risulta al momento conteso; a nord, lungo la M14 nei pressi di Posad-Pokrovske (una trentina di chilometri da Kherson); infine a nordest, lungo l’Inhulets, dove le forze di Kiev hanno attraversato il fiume e hanno preso Sukhyi Stavok (circa 70 km a nordest di Kherson), spingendosi a sudest fino alla cittadina di Kostromka. In preparazione dell'offensiva le forze ucraine avevano colpito ripetutamente il ponte Antonovsky sul Dnepr e il pontone costruito dai Russi in sostituzione di esso, al fine di isolare le truppe di Mosca a ovest del fiume. Inoltre, sempre in preparazione dell’offensiva, sono stati bersagliati numerosi depositi di armi e munizioni e centri logistici e di comando russi, sia nell'Oblast di Kherson (in particolare a Nova Kakhovka) sia nel resto dei territori occupati. Dopo una prima fase più dinamica, l'offensiva ucraina sembrerebbe aver perso slancio, anche grazie all'efficace fuoco di sbarramento dell'artiglieria russa e alle sortite delle VKS, capaci di impedire alle forze di Kiev di occupare le aree abbandonate dai Russi. Si segnalano in questa fase ingenti perdite ucraine in termini di uomini e mezzi. La sfida per i Russi sarà tentare di mantenere un collegamento con le forze presenti a ovest del Dnepr e consentirne i rifornimenti. Da parte Ucraina sarà invece cruciale la capacità di far affluire le necessarie riserve, nonché di impiegare formazioni meccanizzate e manovrare, al fine di colpire agilmente lungo l'ampio fronte che va dalla foce del Dnepr al confine tra gli Oblast di Kherson e Zaporizha. Al momento il problema principale degli Ucraini pare essere proprio la limitata capacità di manovrare, dovuta alla ridotta disponibilità di mezzi. Il controllo russo sull’Oblast di Kherson, ricordiamolo, risulta imprescindibile per garantire l’approvvigionamento di acqua alla Crimea.

Lungo il fronte est invece la situazione risulta maggiormente statica, con modeste avanzate russe nel settore di Bakhmut, dove le forze di Mosca avanzano a sud della città verso Kodema e Zaitseve, dentro le quali sono in corso aspri combattimenti. Sempre in quest'area ma più a Nord i Russi hanno inoltre definitivamente tagliato la T1302 raggiungendo la periferia est di Soledar, e avrebbero oltrepassato la E40 a nordest di Bakhmut trovandosi ormai prossimi alla periferia nordest della città.

Una nota di aggiornamento sulle forniture statunitensi: nel mese di agosto il Dipartimento della Difesa ha varato 3 distinti pacchetti, approvati rispettivamente l’8 agosto (1 miliardo di dollari), il 19 agosto (775 milioni di dollari) e il 24 agosto (3 miliardi di dollari) per l’invio di armi e munizioni all'Ucraina, per un valore cumulato di quasi 5 miliardi di dollari. Il complesso di forniture comprende: 2.000 JAVELIN, 7.000 sistemi controcarro non specificati (alcuni dei quali dovrebbero essere degli AT-4), missili AGM-88 HARM in quantità non specificata (i quali sono stati integrati sui Mig-29 ucraini), 1.500 missili TOW (Tube-launched Optically-tracked Wire-guided), 320.000 proietti d’artiglieria da 155 mm, 36.000 proietti d’artiglieria da 105 mm, 20 mortai da 120 mm con relativi 85.000 colpi, 8 sistemi superficie-aria NASAMS (per i quali è stato affidato a Raytheon un contratto da 182 milioni di dollari), 22 veicoli tattici per il recupero di equipaggiamenti, 40 veicoli MAXXPRO MRAP (Mine Resistant Ambush Protected), 50 HMMWV, 15 UAV da ricognizione SCAN EAGLE, UAV PUMA in numero non specificato, 24 radar da controbatteria, esplosivi e altro materiale da demolizione in quantità non specificata, mine antiuomo M18A1 CLAYMORE in quantità non specificata, numerosi equipaggiamenti vari quali visori notturni, sistemi di comunicazione, kit medici e di soccorso, e pezzi di rispetto.

Infine importanti notizie per quanto riguarda il recentemente costituito 3° Corpo d’Armata dell’Esercito Russo, il quale, dopo un periodo di addestramento presso la base di Mulino a Nizhny Novgorod, ha iniziato il rischieramento in Ucraina a partire dal 24 agosto. Secondo analisi di fonti aperte le prime unità con i relativi mezzi ed equipaggiamenti (molti dei quali piuttosto “moderni”: T-80BVM, T-90, BMP-3, ultimi modelli di AK-12) avrebbero già raggiunto via treno l’Oblast russo di Rostov e sarebbero in procinto di entrare in Ucraina. Al momento non è ancora possibile stabilire con certezza la composizione del 3° Corpo d’Armata, così come non è chiaro dove verrà schierato, le ipotesi più probabili sono l’Oblast di Donetsk, dove l’offensiva russa sembra essere in stallo, o in alternativa l’Oblast di Kherson, teatro della già citata controffensiva ucraina. Ulteriori dettagli nei prossimi aggiornamenti.

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