
A fine luglio è entrato nel vivo il nuovo, ambizioso programma navale sudcoreano volto a raddoppiare la componente AEGIS della flotta. È infatti stato varato da Hyundai Heavy Industries il DDG-995 JEONGJO THE GREAT, primo esemplare dei KDX-III Batch 2 impostato nell’ottobre 2021 e che, dal novembre 2024, andrà ad affiancare i similari 3 SEJONG THE GREAT, derivati dagli ARLEIGH BURKE americani, equipaggiati col sistema AEGIS Baseline-7.1 con radar AN/SPY-1D(V). Queste 3 unità sono state consegnate tra dicembre 2008 e agosto 2012, e saranno aggiornate allo standard Batch-2 una volta che il nuovo lotto, ordinato nel 2019 con un contratto da 3,3 miliardi di dollari, sarà stato ultimato nel 2027. Si tratta di grandi DDG lunghi 170 metri e con un dislocamento a piano carico di 11.000 t (contro le 10.600 t e 166 metri del primo lotto), spinti da propulsione COGAG – su 4 TAG per 100.000 hp – a oltre 30 nodi di velocità, con 5.500 miglia di autonomia. Le maggiori differenze si riscontrano nella panoplia di armi e sensori, che in parte saranno comunque retrofittati sulle unità del primo lotto: i Batch-2 infatti imbarcheranno innanzitutto i nuovi missili antiaerei con capacità anti-balistiche SM-3 Block-1B, oltre allo SM-2 Block-IIIB già in servizio, e la predisposizione per gli SM-6 multimissione, non ancora acquistati. I moduli di lancio saranno VLS Mk-41 a 48 celle per i missili Raytheon, mentre un K-VLS di costruzione nazionale da 16 celle impiegherà missili K-SAAM (Korean Surface to Air Anti Missile), al posto del RAM, ma sarà utilizzabile anche per i K-ASROC antisom e missili land-attack. Un secondo modulo a 24 celle più grandi, K-VLS-II, è destinato a missili di nuova generazione antiaerei a lungo raggio e ipersonici, in fase di sviluppo. Saranno imbarcati inoltre solo 8 missili antinave SSM-700K Haeseong (C-STAR), contro i 16 del primo lotto: questa scelta e il minor numero di celle dei 3 VLS (88 contro 128) è legata alla volontà di lasciare spazi per i futuri sistemi d’arma, e per potenziare le capacità ASW dei JEONGJO THE GREAT, integrate da 2 elicotteri SH-60, mentre le capacità difensive sono completate dal cannone da 127/62 mm, 2 CIWS PHALANX, e lancia-inganni MASS. La sensoristica è incentrata su una più avanzata versione del sistema AEGIS (Baseline-9.C2 con variante software KII, e BMD Baseline-5 dedicata agli SM-3 Block IB), e suite sonar ed elettronica aggiornate. La maggiore automazione dei sistemi consente inoltre di ridurre a 200 gli effettivi, con un taglio del 50% rispetto ai precedenti.