RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina: Kherson e Avdivka. Ecco gli ultimi aggiornamenti 02/08/2022 | Pietro Batacchi

La Guerra in Ucraina sta entrando in un mese che gli Ucraini considerano decisivo. Negli ultimi giorni ci sono state alcune novità molto importanti sul fronte del Donbas e sul fronte meridionale. In Donbas, dopo una fase di stallo, la spinta russa ha ripreso un certo vigore. Le forze di Mosca sono ormai penetrate nella periferia sudorientale di Soledar e stanno premendo sulla parte orientale di Bakhmut, dove hanno tagliato l’autostrada M03. In questo settore, al momento le priorità sembrano appunto riguardare la cattura di queste 2 città, che costituiscono l’ultima linea di difesa ucraina prima di Slovjansk e Kramatorsk, e del fiume Dnepr. Tuttavia, è nel settore di Donetsk dove si registrano i movimenti forse più rilevanti. Come anticipavamo su queste colonne, difatti, i Russi hanno messo nel mirino Avdivka, vera e propria roccaforte delle difese ucraine, dopo una violenta preparazione di artiglieria e di attacchi di Aviazione andata avanti per giorni, e nelle ultime sarebbero entratinella periferia meridionale della città. L’obiettivo è alleggerire la pressione dell’artiglieria ucraina contro la città di Donetsk e su tutto l’Oblast omonimo, e garantire un minimo di sicurezza per quei residenti russofoni che hanno deciso di non lasciare le aree occupate. È in gioco la credibilità del “nuovo padrone”, come non mancano di rimarcare pure diversi account Twitter e Telegram filorussi.

Spostandoci sul fronte sud, gli Ucraini continuano il loro sforzo per cercare di distruggere i ponti e disturbare le linee logistiche che alimentano la presenza russa a Kherson e nella parte ad ovest del Dnepr sotto il loro controllo. Nelle ultime settimane, grazie ai sistemi di artiglieria a lungo raggio forniti dagli Occidentali, sono stati colpiti decine di depositi di armamento e materiali, ed è stato pesantemente danneggiato il ponte Antonivsky sul Dnepr, mentre negli ultimi giorni il Comando ucraino ha spostato la 57ª Brigata meccanizzata dal Donbas all’asse Krivih Rih - Kherson. Questa tattica ha obbligato i Russi a riorganizzare gli approvvigionamenti e a correre ai ripari per evitare l’isolamento di Kherson: il Genio di Mosca sta lavorando per la riparazione del manto stradale del succitato Antonivsky, ha organizzato un servizio di ferry a fianco del ponte e ha realizzato un pontone 17 km più a nord. Finora la superiorità russa nel campo dell’artiglieria e dell’Aviazione ha consentito di contenere la pressione ucraina e ha frustrato i tentativi delle forze di Kiev di consolidare una testa di ponte vera a est del fiume Inhulets. Vedremo se con condizioni meteo meno favorevoli per i Russi, tali da limitare le attività della VKS (che sta raggiungendo quasi 400 sortite giornaliere), e nuovo forniture (aerei e carri) gli Ucraini potranno davvero passare all’offensiva per riprendersi Kherson. Detto questo, non si può escludere che la ormai famosa controffensiva di Kiev verso l’unica città in mano russa ad ovest del Dnepr sia una grande azione di disinformazione per obbligare i Russi a stornare truppe dal fronte del Donbas. Lo scopriremo nelle prossime settimane.

Intanto, il Presidente Zelensky ha firmato un decreto che porta a 70 anni il limite di età per il richiamo alle armi – il segno più evidente dei problemi a livello di risorse umane che sta dando la strategia di attrito dei Russi – mentre sarebbero già 27 i battaglioni di volontari che si stanno organizzando in territorio russo per l’invio al fronte.

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