
Lo scorso 23 giugno, i Governi di Francia, Germania e Svezia hanno firmato un accordo per l’avvio del programma FMTC (Future Mid-size Tactical Cargo) relativo a un nuovo aereo da trasporto tattico medio. Nello specifico, il suddetto programma prevede lo sviluppo, entro il 2040, di un velivolo che possa sostituire la mediamente obsoleta flotta da trasporto tattico dei 3 paesi, costituita fondamentalmente da 2 piattaforme – C-130 e CN-235, dopo il recente ritiro dei C-160 franco tedeschi - con età media superiore ai 35 anni. Dal punto di vista operativo, nel caso di Francia e Germania, l’aereo andrebbe ad integrare gli A400M ATLAS come alternativa più leggera e di minori dimensioni e capacità di carico (18/20 t contro circa 37t), in grado di operare da piste corte o semi-preparate/improvvisate. Praticamente, un velivolo che possa svolgere le missioni di fascia medio-bassa per le quali gli A400 sarebbero sovradimensionati o strutturalmente incapaci di operare. Peraltro, dalla Francia trapelano ipotesi su una possibile comunalità di sistemi tra il nuovo aereo e l’ATLAS, tra cui i motori o parti di essi, per agevolare una riduzione dei costi di sviluppo della nuova macchina. Nel caso svedese, considerando che l’attuale flotta da trasporto è costituita da 6 C-130H, 4 dei quali in via di sostituzione con altrettanti C-130J, il futuro aereo andrebbe ad affiancare questi ultimi. Come detto, attualmente l’FMTC è un programma tri nazionale che ufficialmente include Francia (paese coordinatore), Germania e Svezia e, pertanto, gode del supporto della European Defence Agency e dei benefici previsti dalla PESCO. Stando alle dichiarazioni ufficiali rilasciate dallo Stato Maggiore dell’Armée de l’Air et de l’Espace durante la cerimonia della firma, tuttavia, è molto probabile la partecipazione di altri paesi, alcuni dei quali ufficiosamente già coinvolti. La stessa Aeronautica francese ha precisato che la firma dell’accordo rappresenta il primo passo verso la definizione di più precisi requisiti e specifiche comuni, in attesa dell’avvio degli studi di fattibilità industriale propedeutici al processo di sviluppo vero e proprio, che dovrebbe partire tra 2026 e 2027. Va ricordato che l’FMTC rappresenta una delle varie iniziative della PESCO volte ad incoraggiare la maggior cooperazione possibile nel procurement di sistemi d’arma/mezzi militari tra paesi membri dell'UE, in questo caso specifico al fine di incrementare le capacità di mobilità aerea militare. Peraltro, alla fine dello scorso giugno, la Commissione UE ha avviato la procedura riguardante la richiesta di presentazione di studi di fattibilità relativi allo sviluppo del programma. Tuttavia, mentre la PESCO identifica l’FMTC come progetto ideato per incrementare le capacità di mobilità aerea militare dei paesi membri dell’UE, nell’ottica della Commissione il futuro velivolo dovrebbe essere in grado di assolvere, oltre ai compiti militari, quelli maggiormente afferenti alla sfera civile – evacuazione, trasporto sanitario, ricerca e soccorso - emersi soprattutto negli ultimi 2 anni, tra Covid ed evacuazione dall’Afghanistan. Secondo quanto specificato dalla Commissione, i suddetti studi di fattibilità dovranno identificare i requisiti operativi ipotizzati da qui ai prossimi 25 anni, includendo le potenziali opportunità di sviluppo tra Paesi membri dell’European Defence Fund e i loro partner. Il termine per la presentazione è previsto per il prossimo 4 novembre.
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