
La Guerra in Ucraina e la corsa alle armi ipersoniche, iniziata da diverso tempo (vedi RID 11/20 pag. 48), hanno messo in evidenza quanto i missili siano importanti. Normalmente la propulsione di tali armi si affida a un semplice motore a razzo a propellente solido, tuttavia alcuni modelli impiegano piccoli turbogetti (o piccoli turbofan). Più rari sono i missili propulsi da motori a statoreattore o ramjet (sono abbastanza diffusi in Russia) i quali, insieme alla più sofisticata variante a combustione supersonica, o scramjet (supersonic combustion ramjet), promettono di essere una delle soluzioni d’elezione di molte armi di prossima generazione, in particolare di quelle ipersoniche (a tal proposito si veda anche il Focus di pag. 22). Vediamo quindi di esaminare questi 2 tipi di soluzioni propulsive.
Quando si parla di missili, il sistema di guida costituisce l’elemento che, per importanza, viene subito in mente. Certo esso è fondamentale e determina appunto la maggiore o minore capacità dell’arma di svolgere in modo soddisfacente il ruolo previsto. Tuttavia, c’è un diverso elemento che con le sue prestazioni è in grado di esaltare o limitare (e non poco) le capacità complessive del missile: si tratta dell’impianto propulsivo. Vediamo quindi di parlarne con particolare riferimento ai ramjet e scramjet, con i primi più utilizzati in passato, ma entrambi piuttosto rari e comunque in grado entrambi di offrire delle notevoli potenzialità (a fronte dell’evoluzione dell’ambiente operativo). L'importanza dell'impianto propulsivo si fa sentire soprattutto nel caso dei missili antiaerei/antimissile ed aria-aria, che sono probabilmente gli ordigni che richiedono caratteristiche cinematiche più spinte, anche se il primo missile con propulsione scramjet a diventare operativo (anche se la cosa è ancora dibattuta) è stato il 3M22 ZIRCON, un'arma antinave e land attack lanciata dalle unità di superficie e dai sottomarini. Infatti, come vedremo meglio nelle conclusioni, la propulsione scramjet è considerata fondamentale per tutte le armi ipersoniche attualmente in sviluppo e molti missili antinave e land attack attualmente in servizio sono dotati di ramjet (statoreattore).
Disponibile su RID 8/22 in edicola.