RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’intelligenza artificiale nel combattimento aereo 27/07/2022 | Paolo Quaranta

L’intelligenza artificiale (AI, Artificial Intelligence), unitamente ai relativi livelli di automazione e avionica, assume sempre una maggiore importanza. Fino a una ventina di anni fa, comunque, era ritenuta un costante ausilio all’attività del pilota visto, pur con tutti i suoi limiti e per le sue caratteristiche di supervisione e capacità di analisi, un elemento irrinunciabile nella catena decisionale e di controllo.

Ma negli ultimi anni, i progressi dell’AI sono stati così promettenti da mettere in dubbio questa convinzione, aprendo la strada ad approfondite valutazioni, concetti e programmi sperimentali relativi a macchine completamente autonome anche nel settore del dogfight. Questi programmi indicano come l’AI non sia più limitata alla fantascienza, né uno sviluppo incerto o una congettura tecnologica: nella sfera militare assistiamo a nuove opportunità e vantaggi significativi (non più solo nel settore addestrativo), incrementando incredibilmente l’efficace gestione di scenari operativi complessi nell’era digitale. L’AI diventa quindi una priorità per tutte le Forze Armate avanzate, e i relativi programmi sono in corso nei principali Paesi industrializzati (USA, Europa, Russia, Cina, Giappone, Australia), tuttavia i programmi sviluppati negli USA sembrano più avanti in termini di esperienza accumulata e di traguardi operativi, consentendo una valutazione più chiara e approfondita di questa tecnologia.

Disponibile su RID 8/22 in edicola.


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