RIVISTA ITALIANA DIFESA
Possibile forward basing per un SSN britannico in Australia 27/07/2022 | Gabriele Molinelli

Personale australiano sta già venendo formato nel Regno Unito nel controllo e nelle operazioni relativi alla propulsione nucleare per sottomarini. La Royal Navy ha accolto un numero non specificato di marinai australiani nei propri corsi sulla propulsione nucleare. Nel prossimo futuro, personale australiano potrebbe operare sui sistemi propulsivi dei sottomarini nucleari di Sua Maestà, ma i dettagli del programma di scambio sono ancora in lavorazione. Il Chief of Defence Staff, Ammiraglio Tony Radakin, sarà in visita in Australia questa settimana e ovviamente la questione sottomarini sarà in primo piano. Fonti di stampa suggeriscono che la Royal Navy si accorderà con l’Australia per basare propri sottomarini nucleari nella base di Perth, e per rendere possibili equipaggi misti. Nella pratica, ci sono ovvie difficoltà da superare poiché la Royal Navy dispone al momento di 5 SSN operativi (4 ASTUTE e l’ultimo dei classe TRAFALGAR, in attesa della consegna di ulteriori classe ASTUTE) e con le tensioni con la Russia ai massimi storici il Nord Atlantico è ovviamente più che mai la priorità. Va detto comunque che la Royal Navy da molti anni è chiamata a mantenere una presenza quanto più possibile permanente “a est di Suez” con un SSN, e per quanto Perth non sia geograficamente la posizione più felice nell’ottica della Royal Navy, il forward basing di un battello nella regione per intervalli di anni, invece che mesi, potrebbe portare vantaggi.

Il nuovo Governo australiano ha recentemente ribadito che annuncerà la propria scelta per il design del primo sottomarino nucleare nei primi mesi del nuovo anno. L’obiettivo dell’Australia è costruire i sottomarini (reattore nucleare a parte) nel proprio cantiere, ma l’obiettivo di disporre di un primo paio di battelli idealmente attorno al 2030 rende virtualmente inevitabile trovare una soluzione presso i cantieri americani e dunque basandosi sulla classe VIRGINIA. Almeno in teoria, quindi, gli SSN “di lungo termine” e quelli a orizzonte 2030 potrebbero non appartenere alla stessa classe. Il cantiere britannico di Barrow non potrebbe costruire ulteriori ASTUTE in tempo per un ingresso in servizio per il 2030. Una soluzione britannica più probabilmente dovrebbe incentrarsi su una collaborazione sul successore della classe ASTUTE. Il programma SSN(R), noto anche come Maritime Future Underwater Capability, è nelle sue fasi preliminari quindi a livello di tempistiche risponde solo ad un’ottica di lungo termine. 

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