
Da oltre 20 anni nei piani di ammodernamento della Marina Portoghese è inserita una piattaforma anfibia e multiruolo, con ampie capacità elicotteristiche, definita Navio Polivalente Logístico (NAVPOL). Un progetto che, al pari di altri (vedi secondo lotto degli OPV classe VIANA DO CASTELO, sostituzione della nave rifornimento BERRIO e, in prospettiva, delle 5 fregate degli anni ’90 con una nuova classe di unità di scorta, magari derivate dalla European Patrol Corvette, il programma a guida italiana cui Lisbona partecipa in qualità di osservatore) è stato congelato e posposto dalle crisi economiche e pandemiche. A fine giugno, tuttavia, la Difesa portoghese ha annunciato una gara preliminare di progettazione e sviluppo, inserendola nel Recovery and Resilience Plan (PRR) nazionale, e rielaborando il progetto in chiave innovativa. Ridefinita Plataforma Naval Multifuncional (PNM), la nuova unità dovrebbe avere caratteristiche diverse dalla NAVPOL, che era prevista in configurazione LPD da 162 metri di lunghezza, ponte di volo e hangar per 6 elicotteri, capacità di trasportare per 6.000 miglia 650 uomini e 22 mezzi blindati, bacino allagabile. La PNM si presenta infatti come una più piccola tuttoponte (dai rendering pubblicati priva di hangar per elicotteri, ma con una mission bay modulare sottostante destinata ai droni, compresi quelli di superficie e subacquei USV/UUV, oltre che a RHIB e altre imbarcazioni) tarata per l’impiego di elicotteri e UAV. Per questi ultimi si ipotizzano 6 quadcopter e almeno 2 mezzi ad ala fissa tipo MQ-1C GREY EAGLE e MQ-9B STOL, per i quali è presente a prora uno ski-jump. Il programma ha ottenuto il via libera del governo il 24 maggio, con un preventivo di spesa di 95 milioni di euro da erogare attraverso il PRR tra 2023 e 2025. L’unità sarà impiegata anche per attività di ricerca scientifica, SAR e soccorso in caso di calamità, mentre le capacità anfibie sembrano limitate all’impiego di team di forze speciali.