RIVISTA ITALIANA DIFESA
Al via le prove in mare per la LHD turca ANADOLU 05/07/2022 | Andrea Mottola

Dopo la breve fase di test preliminari effettuata tra la fine di febbraio e la prima settimana di marzo, tra il 20 e il 24 giugno si sono svolte, nel Mar di Marmara, le prove in mare per la LHD ANADOLU, futura ammiraglia della flotta turca. A differenza della fase precedente, eseguita dalla Sedef – il cantiere responsabile della costruzione dell’unità assieme alla spagnola Navantia – le prove in mare ufficiali sono svolte direttamente da personale della Marina turca. Secondo il cronoprogramma, la consegna ufficiale della ANADOLU alla Marina turca è prevista per la fine dell’anno, mentre la piena capacità operativa dovrebbe essere raggiunta nel 2025. Poco prima dell’avvio delle prove in mare, i turchi hanno completato i test dei mezzi anfibi destinati all’unità. In particolare, si tratta dei 27 veicoli blindati MAV ZAHA - impiegati nella recente esercitazione multinazionale EFES-22 e già testati con successo nelle prove balistiche e di resistenza alle mine effettuate lo scorso dicembre dall’azienda produttrice FNSS – e dei 6 nuovi mezzi da sbarco - 2 LCVP e 4 LCM - questi ultimi in grado di trasportare carri armati ALTAY.

Tornando alla ANADOLU, oltre ad operare come classica portaelicotteri (previsto l'imbarco degli AH-1W SUPER COBRA fino a quando non sarà pronta la variante navale dell'ATAK-2) con capacità anfibia, i turchi ne prevedono il futuro impiego – con conseguente adattamento di ponte di volo e sistemi di avvicinamento – nel ruolo di portadroni, progetto nato dopo l’esclusione della Turchia dal programma F-35B e portato avanti di pari passo con la Baykar che, dall’inizio del 2021, sta sviluppando per tale requisito una variante navalizzata del noto UAV BAYRAKTAR, denominata TB-3, il cui primo volo è previsto entro la fine del 2022. Tale variante si differenzierà per la presenza di ali ripiegabili, carrello rinforzato e sistemi di aggancio per consentirne il lancio tramite, presumibilmente, catapulte pneumatiche. Stando alle dichiarazioni ufficiali dell’azienda e della Marina turca, si parla di un numero compreso tra i 50 e gli 80 UAV TB-3 trasportabili sulla ANADOLU, cifre che, per quanto appaiano a dir poco irrealistiche, non possono essere confutate non essendo ancora note le dimensioni del BAYRAKTAR navalizzato.

Restando sulle dichiarazioni relative alla futura ammiraglia turca, nel 2021 la Baykar ha anche annunciato l’avvio dello sviluppo del MIUS, un velivolo a pilotaggio remoto con propulsione a getto e capacità supersonica, in grado di trasportare 1.500 kg di carico utile (missili AA/AS/AN, ordigni di caduta, pod), progettato specificamente per operare a bordo della ANADOLU e della futura gemella TRAKYA. Del resto, si tratta di navi sviluppate dal design della spagnola JUAN CARLOS I e, quindi, concepite per operare come portaerei leggere/STOVL come, peraltro, dimostrato dalla tentata acquisizione degli F-35B che avrebbero dovuto operare proprio da tali unità.

Come detto, nella sua versione LHD/nave anfibia “classica”, la ANADOLU dovrebbe essere ufficialmente consegnata alla Marina turca entro fine 2022, mentre non è chiaro quando partiranno i citati lavori di adattamento della nave per il ruolo portadroni: nello specifico, l’installazione dei sistemi di lancio e delle reti di recupero degli UAV e dei dispositivi di avvicinamento e ausilio per l’atterraggio.

Seguiteci anche sul nostro Canale Telegram.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE