RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina, i Russi conquistano anche Lysychansk. Una lezione sull’impiego dell’F-35B 04/07/2022 | Pietro Batacchi

La notizia più importante degli ultimi giorni è senz’altro la cattura da parte delle forze di Mosca della città di Lysychansk. Le ultime forze ucraine si stanno ritirando verso Seversk e verso una nuova linea di difesa che dalla stessa Seversk scende a sud verso Soledar e Bakhmut. I Russi hanno in sostanza preso il controllo di tutto l’Oblast di Lugansk. La rapida cattura di Lysychansk, rispetto per esempio al maggior lasso di tempo occorso per prendere Severdodonetsk, è stata dovuta al fatto che le forze russe sono riuscite a tagliare i rifornimenti delle forze di Kiev asserragliate dentro la città conquistando la raffineria a sudovest di Lysychansk. In questo modo l’autostrada T1302, che fino a quel punto aveva alimentato lo sforzo ucraino, è stata di fatto tagliata e questo ha costretto gli Ucraini a ripiegare attraverso l'ultima strada percorribile verso Siversk. Secondo alcune fonti, tutte da confermare, i Russi avrebbero attraversato tra ieri e stamani il Seversky Donec alle spalle di Seversk: se così fosse la difesa di Seversk andrebbe immediatamente in crisi. Al momento, ripetiamo, non ci sono conferme. Confermata, invece, più a sud, la conquista da parte dei Russi della cittadina di Klynove (una decina di chilometri a sudest di Bakhmut) ad opera dei contractor della Wagner, ed in questo momento si sta combattendo ferocemente a Pokrovske, a poco meno di 10 km da Soledar. Negli ultimi giorni lo Stato Maggiore di Kiev ha rafforzato notevolmente le difese di Soledar e Bakhmut, facendo affluire forze della riserva da ovest. La situazione resta fluida. Gli Ucraini stanno impiegando con successo i lanciarazzi HIMARS e MLRS e stanno colpendo in profondità nel dispositivo nemico, in particolare depositi di munizioni e posti di comando. Di ieri è l’attacco all’aeroporto di Melitipol, occupato dai Russi, dove sarebbe stato distrutto un deposito di munizioni. L’attacco, secondo nostre informazioni, sarebbe stato condotto da aerei. E’ l’ennesima dimostrazione che l’Aeronautica Ucraina, dopo l’infusione di pezzi di ricambio, e probabilmente assistenza tecnica, da parte delle Aeronautiche Polacca e Slovacca, ha ripreso un certo livello di attività – 30-40 sortite di CAS al giorno - e costituisce ancora oggi una minaccia significativa per le forze russe, in particolare nel settore sudorientale. A ciò bisogna aggiungere pure l’accorto utilizzo di piste austere ed aeroporti alternativi, che sfuggono alla scarsamente efficace ricognizione russa, dal quale operano soprattutto gli assaltatori Su-25. Una lezione importante anche per noi e che valida non solo il concetto di Agile Combat Employment (ACE), ma che dimostra per esempio anche la bontà della scelta dell’Aeronautica Militare di acquisire l’F-35B, capace di operare da siti austeri e concepito sulla base di un requisito expeditionary dei Marines. Da riportare, infine, anche l’attacco che gli Ucraini hanno sferrato contro Belgorod, nella notte tra sabato e domenica: in questo caso si è trattato di un attacco combinato impiegando droni suicidi Tu-141 e missili balistici SCARAB. Una tattica ampiamente utilizzata dagli Houthi yemeniti per colpire in profondità nel territorio saudita. 

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