In questi giorni si sono registrati alcuni sviluppi di portata significativa per l’esito della battaglia del Donbas.

Nel quadrante di Sloviansk-Izyum i Russi hanno continuato ad avanzare ad ovest del Seversky Donec. In particolare nell’area di confine tra gli Oblast di Donetsk e Kharkiv, dove le forze di Mosca hanno conquistato le cittadine di Pasika (6 km a nord di Bohorodychne), Bohorodychne (18 km a nord di Slovyansk), Dovhenke (25 km a nordovest di Sloviansk), e Dolyna (20 km a nordovest di Sloviansk, lungo la M03), tutte situate sulla sponda ovest del Seversky Donec e nei pressi delle quali si combatteva da alcuni giorni. Continua quindi l’avanzata russa in quest’area, con l’intento di stringere su Slovyansk, che è sempre più vicina.

Più a sud, nel saliente di Severodonetsk, l’omonima città è oramai sotto controllo russo, ad eccezione dello stabilimento chimico Azot, dove si sono trincerati gli Ucraini. Nelle ultime ore circola la notizia di un ultimatum di Mosca alle forze ucraine ancora dentro la città, che avrebbero tempo fino ad oggi per arrendersi. L’ultimo ponte che collegava Severodonetsk con Lysychansk è stato definitivamente distrutto, e la strada T1302 Bakhumt-Lysychansk risulta essere in mano russa nel tratto compreso tra Yakovlika (15 km a nordest di Bakhmut) e Berestove (10 km a nordest di Yakovlika). Poco più a sud, il fronte di Popasna si è ulteriormente allargato in 3 direzioni: verso ovest con le forze di Mosca che hanno “tagliato” la già citata T1302; verso sud, dove le forze russe averebbero raggiunto Vershyna (ad ovest della M03 e a soli 11 km dal centro di Bakhmut); verso nordest con i Russi che sarebbero entrati a Vrubivka (12 km a nord di Popasna), importante snodo ferroviario (da qui passa la ferrovia che arriva a Lysychansk), e con le cittadine di Zolote e Hirs’ke (una quindicina di chilometri a nordest di Popasna) al momento circondate su 3 lati.

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