
USAF e Northrop Grumman hanno completato l’upgrade del sistema radar degli F-16C/D FIGHTNING FALCON dell’Air National Guard con il nuovo sistema a scansione elettronica APG-83 SABR (Scalable Agile Beam Radar) in banda X (frequenze tra 8 e 12,5 Ghz). L’installazione del nuovo dispositivo è avvenuta su un totale di 72 aerei distribuiti su 9 squadroni basati negli USA. Grazie ad una maggiore larghezza di banda il SABR – che condivide il 95% della suite del APG-81 presente sugli F-35 - accresce sensibilmente le capacità di rilevamento, tracciamento ed identificazione di un maggior numero di potenziali minacce – aereo-missilistiche, anche con segnatura radar ridotta, e terrestri - ad una maggiore distanza (valore che oscilla tra 350 e 400 km) e velocità rispetto ai precedenti radar a scansione meccanica APG-66/68 installati sugli F-16 precedenti ai Block 60 emiratini. Pur non essendo un tipico sistema radar ad apertura sintetica, l’APG-83 è dotato di capacità tipiche dei dispositivi SAR, tra cui quella che consente, con ogni condizione di visibilità, la mappatura dettagliata e mirata di una determinata area, al fine di accrescere la situational awareness del pilota e garantire una maggior precisione nell’identificazione dei potenziali bersagli terrestri. Proprio quest’ultima caratteristica, unità alla scalabilità in termini di fattori di forma del fascio e potenza erogabile e orientabile, rende il SABR un sistema adatto anche a velivoli diversi dai caccia. In tal senso, la stessa NG ha parlato della sua possibile integrazione sui C-130 che, pur ovviamente non necessitando delle capacità aria-aria del radar, godrebbero di un netto incremento in termini aria-suolo e della già citata SITAW, rispetto agli attuali radar meteo presenti sugli HERCULES. Tornando agli F-16, il completamento dell’upgrade sugli aerei dell’ANG consentirà alla NG di avviare quello previsto per 608 caccia dell’USAF, parte di un più ampio programma di aggiornamento ed estensione della vita operativa della flotta di FIGHTING FALCON Block 40/42/50/52 del valore di 6,3 miliardi di dollari e il cui completamento è previsto per il 2025.