RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ridimensionamento FA Israele 25/01/2014 | Francesco Tosato

Colpite dai tagli effettuati dal Governo per limitare il deficit di bilancio, le Israel Defence Forces (IDF) stanno per implementare il più ambizioso piano di trasformazione dai tempi della guerra dello Yom Kippur del 1973. La spinta decisiva alla revisione complessiva dello strumento militare israeliano è stata data, oltre che dalla necessità di risparmiare 1,25 miliardi di dollari nel biennio 2013-2014, anche dalla contemporanea constatazione che, con l’implosione della Siria, la minaccia convenzionale ai confini dello Stato ebraico ha raggiunto il livello più basso degli ultimi decenni. Il piano di trasformazione delle Forze Armate, ideato dal Vice Capo dello Stato Maggiore, Generale Gadi Eizenkot, prevede il ritiro definitivo di diversi sistemi d’arma datati, mantenuti ancora in stato di efficienza per le unità della Riserva. In particolare, le forze terrestri vedranno la radiazione dei carri M-60 e Merkava Mark I ancora disponibili, oltre allo scioglimento di una brigata di artiglieria semovente con un totale di 100 M-109A5. A ciò, si andrà ad aggiungere la messa a terra di tutti gli elicotteri Bell AH-1W. Dal canto suo, l’Aeronautica provvederà alla radiazione definitiva degli F-16A/B NETZ, mentre la Marina metterà in disarmo 2 corvette Saar 4.5. Tutto il materiale ritirato, ad eccezione degli MBT e di 25 F-16 A/B mantenuti per scopi addestrativi, sarà messo in vendita sul mercato dell’usato. Quale effetto collaterale delle dismissioni di tanti sistemi d’arma, circa 4/5.000 militari in servizio permanente risulteranno in esubero e, per la prima volta, saranno definitivamente congedati anziché venire ricollocati. Se la minaccia convenzionale sta raggiungendo il punto più basso di sempre, lo stesso non si può dire di quella terroristica, conseguentemente, le risorse liberate dalla radiazione degli equipaggiamenti pesanti saranno reinvestite in tutti i sistemi moltiplicatori di forze. In particolare saranno implementate le capacità C4I, quelle di guerra cibernetica e saranno effettuati nuovi investimenti nell’ambito degli UAS e per l’acquisizione di munizionamento di precisione e dei convertiplani V-22 Osprey. Con tali acquisizioni le IDF vogliono continuare a mantenere un netto margine di superiorità tecnologica rispetto ad ogni prevedibile entità ostile.


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