RIVISTA ITALIANA DIFESA
È veramente urgente QUESTO nuovo carro europeo? Alcune considerazioni sulla Guerra in Ucraina 07/06/2022 | Pietro Batacchi

Secondo molti la Guerra in Ucraina avrebbe dimostrato un ritorno d’importanza della componente corazzata pesante. Insomma, il vecchio carro armato, il cui impiego era stato messo in secondo piano in tutto il periodo successivo alla fine della Guerra Fredda a discapito del Potere Aereo, vero protagonista della varie DESERT STORM, ALLIED FORCE, ecc. Ebbene, con la Guerra in Ucraina l’MBT sarebbe tornato ad essere il protagonista dei campi di battaglia. Da qui tutte le ovvie considerazioni discendenti sulla pianificazione degli Eserciti dei paesi del Vecchio Continente e sulla necessità di potenziarne le componenti corazzate pesanti e di spingere nella direzione di programmi come quelli relativi al futuro carro europeo.

In realtà, a ben vedere, la Guerra in Ucraina sta evidenziando qualcosa di diverso. Proviamo a riassumerlo in poche righe, per tornarci poi con un approfondimento su uno dei prossimi numeri di RID. Primo aspetto, l’importanza della componente ISR. Gli Ucraini, grazie al supporto NATO, l'hanno dimostrato molto bene a Kiev e nel nord del Paese: vedere prima e colpire prima e meglio è fondamentale. Per cui, partiamo dagli “occhi” e potenziamo i sistemi ISR: droni, satelliti, ecc. Secondo aspetto, l’importanza dell’intelligence e dell’analisi, intesa come capacità di estrarre ed elaborare il dato trasformandolo in un’intelligence azionabile dall’operatore più opportuno. Legata a questo aspetto, la capacità di garantire un flusso ininterrotto di intelligence di qualità, mediante un C2 di nuovo tipo, dinamico e d’opportunità, e comunicazioni estremamente robuste e resilienti.

Sulla base di questo sistema dei sistemi, si devono andare poi ad inserire i moltiplicatori veri. I droni – fondamentali in tantissimi compiti – e poi i sistemi di supporto di fuoco a medio-lungo raggio. Se c’è una regina nella Guerra in Ucraina, questa è senza dubbio l’artiglieria che ha fatto la differenza a Kiev e la sta facendo nel Donbas. A Kiev e nel nord, lo “sniping artillery” ucraino, sfruttando in più occasioni direzione e correzione con gli stessi droni, ha spazzato via intere colonne meccanizzate russe ed ha colpito diversi pontoni con grandissima precisione. Adesso, l’artiglieria russa impiegata a massa, su un fronte più circoscritto e concentrato come quello del Donbas, si sta rivelando decisiva nel fiaccare la resistenza di linee e postazioni ucraine molto ben protette ed organizzate. A ciò bisogna aggiungere le loitering munitions, ed i relativi sistemi di lancio, che garantiscono persistenza sull’area operativa e precisione altissima nell’attacco al bersaglio. Senza dimenticare il ruolo dell’Aviazione tattica e dell’munizionamento di precisione: un gap enorme per i Russi che per tentare di colpire certi obbiettivi devono sempre ricorrere ai missili da crociera lanciati da navi e sottomarini, e da bombardieri strategici.

In questo contesto l’importanza del carro è secondaria. Per meglio dire, non è importante la tipologia di piattaforma terrestre, ma il suo ruolo/apporto nel quadro del sistema dei sistemi e la sua capacità di connettersi ad esso per riceverne moltiplicazione operativa. Per cui, in futuro potremo avere anche carri ruotati, veloci, e maggiormente dispiegabili oppure carri cingolati più leggeri, basati su una piattaforma universale - a partire dalla quale sviluppare più varianti - tiro diretto, lancia-loitering, ISR, EW, ecc. - accompagnata da piattaforme non pilotate di diverso tipo, ottenute anche per riconversione/remotizzazione di mezzi di generazione precedente.

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