RIVISTA ITALIANA DIFESA
Scelta nucleare per la quarta generazione di sottomarini sudcoreani 06/06/2022 | Giuliano Da Frè

Mentre il dittatore nordcoreano Kim Jong-un li sogna, dimostrando una buona dose di ottimismo, si fa concreta l’ipotesi che a muovere la quarta generazione di sottomarini della Marina Sudcoreana (ROKN) possa essere l’atomo. Nei giorni scorsi infatti, nel quadro della visita effettuata a Seul dal presidente americano Joe Biden il 21 maggio, è emersa la disponibilità da parte statunitense a collaborare alla realizzazione di un reattore nucleare tipo SMR (Small Modular Reactor), primo passo per l’ambizioso programma K-SSN varato dagli ammiragli sudcoreani. La ROKN nel 1987-2001 realizzò nell’ambito del programma KSS-I e su licenza tedesca, 9 battelli classe CHANG BOGO, versione customizzata dei Type-209/1200, ancora basati sulla tradizionale propulsione diesel-elettrica. Con i successivi 9 SON WON-IL si proseguì con le realizzazioni su licenza HDW (ora ThyssenKrupp Marine Systems), ma adottando il più avanzato Type-214 con propulsione AIP. I 9 battelli del programma KSS-II (realizzati in 2 lotti e consegnati tra 2007 e 2020) erano ancora in costruzione quando nel 2016 è partito il programma KSS-III, che comprende altri 9 classe DOOSAN AHN CHANGHO, sempre suddivisi in 2 lotti e primo progetto di concezione nazionale, sebbene ovviamente influenzato dai programmi “tedeschi”, In consegna dal 2021, i nuovi sottomarini hanno un apparato AIP più potente e dimensioni generose, al fine di integrare ai 6 tubi da 533 mm per siluri e missili antinave SUB-HARPOON, un modulo di lancio VLS a 6 celle – incrementabili a 10 con i lotti successivi, che prevedono anche l’introduzione di nuove batterie a ioni di litio – per missili cruise e SLBM. A questo punto il successivo passaggio a battelli nucleari, col programma K-SNN, appare naturale, sebbene abbisogni di avanzate tecnologie per lo sviluppo del reattore, con relativi trasferimenti di tecnologia dagli Stati Uniti. E fondi ingenti, tanto che circolano voci relative alla cancellazione o ridimensionamento del programma per la portaerei CVX proprio a favore dei sottomarini nucleari.


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