
Mentre la guerra in Ucraina sta riportando ai minimi storici i rapporti tra Londra e Mosca, il Ministero della Difesa britannico ha siglato nei giorni scorsi un contratto da 300 milioni di sterline per dotare i suoi cacciatorpediniere classe DARING (Type-45), costruiti nel periodo 2003-2013 e già dal 2019 sottoposti – con qualche intoppo anche legato alla pandemia - a refit dell’apparato propulsivo e all’installazione di nuovi generatori, di capacità anti-missile balistico. I DDG inglesi saranno i primi in Europa a ricevere tale capacità (cui stanno comunque lavorando anche le altre marine più avanzate, Italia compresa), con l’aggiornamento dei missili ASTER-30 Block-1 e del radar multifunzione SAMPSON. Il contratto sviluppa quanto previsto con la Integrated Review del marzo 2021 che ha programmato, nell’ambito del potenziamento del sistema di difesa aerea SEA VIPER (SEA VIPER EVOLUTION) imbarcato dai DARING, l’installazione di un ulteriore modulo VLS a 24 celle in aggiunta al SYLVER A-50 a 48 celle esistente, destinato ai missili SEA CEPTOR. Gli interventi, mirati a creare uno scudo ABM mobile marittimo particolarmente prezioso alla luce delle nuove minacce provenienti dalle capacità missilistiche russe e cinesi, saranno completati tra 2026 e 2032, e sono comunque propedeutici alla realizzazione dei futuri super-caccia Type-83, veri e propri incrociatori antiaerei, attualmente in fase di progettazione iniziale.
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