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Ucraina: i Russi prendono Lyman e mettono sotto tiro Slovjansk 27/05/2022 | Pietro Batacchi

In Ucraina continua ad infuriare la battaglia del Donbass. La notizia “di giornata” è la cattura da parte dei Russi di Lyman. Secondo alcune fonti sarebbero in corso ancora alcuni combattimenti, ma la città sarebbe ormai nella mani delle forze di Mosca. Lyman, a poco più di 20 km a nordest del grande centro di Slovjansk, è un importante snodo strategico collegato all’altro grande centro del Donbass di Severodonetsk dalla strada T0513 e dalla ferrovia. In questo modo i Russi non solo tolgono a Severodonetsk un’altra delle potenziali linee di rifornimento, ma possono mettere sotto il tiro massiccio della loro artiglieria Slovjansk. Addirittura, notizia di stamani, secondo la polzia di Slovjansk, avanguardie russe, probabilmente recon e SOF, avrebbero già raggiunto l’area di Raihorodok, una decina di chilometri a nordest di Slovjansk.

La morsa su Slovjansk e Severdonetsk si stringe quindi ulteriormente, nonostante gli Ucraini negli ultimi 2 giorni abbiano contrattaccato verso il saliente di Popasna, in particolare nel settore Bilohorivka-Nahirne, stabilizzando un po' la strada T1302, che resta però sotto il tiro dell’artiglieria russa, ultima vera linea di rifornimento per le forze di Kiev – almeno 10.000 soldati – poste a difesa di Severdonetsk/Lysychans'k.

Secondo alcuni account filorussi, sarebbero inoltre in corso scontri nella periferia nordorientale della stessa Severodonetsk, ma non abbiamo conferme al riguardo, come non ci sono conferme sull’ingresso dei Russi nei sobborghi orientali di Avdivka. Quest’ultima è storicamente un bastione della difesa delle forze di Kiev nell’oblast di Donetsk, da dove il capoluogo omonimo viene da anni regolarmente bersagliato dall’artiglieria ucraina.

Per quanto riguarda le altre notizie, è ormai confermato l’utilizzo da parte dei Russi di vecchi carri T-62. La ragione risiede presumibilmente nella necessità dei Russi di fare massa sul terreno, impiegando i T-62 in postazione statica come “artillery pillbox” e per compiti di controllo del territorio nelle retrovie, liberando in questo modo i mezzi “più moderni” per compiti di prima linea ed offensivi. Sul fronte politico, invece, pare che l’Amministrazione Biden stia decidendo di fornire agli Ucraini anche lanciarazzi campali pluritubo da 227 mm cingolati MLRS e ruotati HIMARS.

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