"Attuare rapidamente la Bussola Strategica, attraverso il Piano di implementazione militare, è una priorità politica per l'Unione Europea, che vuole mantenere alto il livello di ambizione". Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, intervenendo al Consiglio Europeo per gli Affari Esteri in formato Difesa, svoltosi oggi a Bruxelles, durante la sessione sull'attuazione della Bussola Strategica. Il documento definisce una roadmap che indica tempi, obiettivi e azioni che impegnano anche gli Stati membri, identificando una serie di strumenti per rafforzare l'efficacia delle missioni europee. "La nostra credibilità passa anche attraverso la capacità di perseguire questi obiettivi in maniera efficace", ha affermato il Ministro, specificando come a questo punto dei lavori "occorra concentrarsi sulle priorità in quei settori che consentiranno all'Europa di operare con maggiore prontezza e, se necessario, anche in autonomia. Certamente attraverso l'istituzione di una credibile capacità europea di dispiegamento rapido (EU Rapid Deployment Capacity), ma procedendo anche nel definire le strategie a livello UE di sicurezza marittima, spaziale, aerea e cyber, nonché potenziando la cooperazione industriale". A proposito, poi, del focus principale sull'adattamento del modello delle missioni, il Ministro ha sottolineato la necessità di un'evoluzione sulle modalità di condotta: "dobbiamo renderle ancora più efficaci anche a vantaggio della nostra sicurezza", ha affermato, sottolineando, in particolare, la necessità di un ulteriore sviluppo nella capacità di "prevenire situazioni di crisi e conflitto e nella costruzione di un dialogo politico diretto con i Paesi che le ospitano, che devono comprenderne e condividerne le finalità. Di fronte ad attori più determinati e assertivi è necessario che la UE sia percepita quale partner decisivo, anche in ragione degli strumenti economico-sociali che come Europa possiamo mettere in campo. L'Unione rappresenta un fattore di stabilità internazionale e occorre, a tal fine, rafforzare la comunicazione strategica nel contrasto alle attività di disinformazione che attori terzi operano a suo danno".
Il Ministro Guerini è quindi intervenuto successivamente anche al tavolo sul conflitto in Ucraina, tema discusso, oltre che con i propri omologhi in sede di Consiglio UE e con il Vicesegretario Generale della NATO Geoana anche in video collegamento con il collega ucraino Reznikov. "Il rafforzamento dell'Unione Europea e della NATO è il deterrente più efficace nei confronti delle azioni lesive del diritto internazionale condotte dalla Russia", ha affermato. "L'obiettivo del sostegno italiano è di consentire all'Ucraina e al suo popolo la propria legittima difesa, così come indicato dal Parlamento. Un impegno che non può essere disgiunto dallo sforzo diplomatico che in ogni sede stiamo conducendo per il cessate il fuoco e l'avvio dei negoziati di pace".
A margine del Consiglio Europeo, il Ministro Guerini ha poi incontrato il Commissario per il Mercato Interno UE Thierry Breton, con il quale ha ulteriormente approfondito il tema dello sviluppo della cooperazione europea nel comparto dell'industria per la Difesa. "È di fondamentale importanza che l'Unione consolidi la propria autonomia nei settori industriali strategici, incentivando i programmi di cooperazione, ed evitando frammentazioni e duplicazioni dei progetti. La necessità della UE di ridurre le dipendenze strategiche deve essere contemperata con l'esigenza di preservare la cooperazione con i principali alleati, anche in un'ottica euro-atlantica". "L'Italia" ha affermato "proseguirà nel garantire il contributo del suo apparato produttivo di settore, dalle qualità ampiamente riconosciute, al processo di integrazione e di crescita in atto".
La giornata si è conclusa con un incontro tra il Ministro e il collega bulgaro Dragomir Zakov, con il quale sono stati trattati temi legati alla cooperazione bilaterale militare, anche a seguito della richiesta da parte della Bulgaria di ospitare nel proprio territorio una missione di Enhanced Vigilance Activity, cui parteciperà anche l'Italia con un proprio contingente. "Un impegno che, a seguito del completamento dell'iter di approvazione in Consiglio dei Ministri e in Parlamento, potrà aggiungersi alle altre iniziative NATO per il rafforzamento della postura di deterrenza e rassicurazione sul fianco Est a cui già contribuiamo con una componente terrestre in Lettonia, una aerea in Romania e una componente navale nel Mediterraneo orientale. Potrà essere inoltre un'ulteriore importante opportunità" ha sottolineato il Ministro "per incrementare la collaborazione tra le nostre Forze Armate, già di eccellente livello nelle missioni in cui operiamo congiuntamente a tutela della pace, come KFOR e EUFOR ALTHEA".