RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina: infuria la battaglia del Donbass 16/05/2022 | Pietro Batacchi

La Guerra in Ucraina sta prendendo una piega ormai chiara, con lo sforzo russo proteso in questa fase alla conquista territoriale di una porzione di Donbass più ampia possibile. In questo quadro, tra ieri e stamattina, i Russi, dopo aver preso Shandryholove, Derylove e Stavky, avrebbero conquistato il villaggio Drobysheve, a nordovest di Lyman. Quest’ultima, una trentina di chilometri a nordovest di Slovyansk, adesso sarebbe bloccata su 3 lati, ma il quarto è il lato “cieco” che dà sul fiume Seversky Donec. In pratica con questa manovra su Lyman, i Russi starebbero cercando di incunearsi tra i raggruppamenti delle forze ucraine dispiegate sul fronte Slovyansk-Kramatorsk e nel saliente Severodonetsk-Lysychansk. Proprio su Severodonetsk le forze di Mosca stanno cercando di chiudere il cerchio dopo aver preso Rubizhne, a nord, e Popasna, a sud. Per rallentare l’avanzata russa, gli Ucraini hanno fatto saltare un ponte sul fiume Borova tra Rubizhne e Severodonetsk, e 50 km a sudest della stessa Severodonetsk, sottoposta negli ultimi 2 giorni a pesanti bombardamenti di artiglieria e attacchi aerei, hanno fatto saltare la diga del bacino idrico di Mironovskyi: un modo per ostacolare ulteriormente i movimenti delle truppe russe.

Sugli altri fronti la situazione resta abbastanza congelata. Nel settore di Kharkiv le forze di Kiev hanno raggiunto il confine con la Russia, nell’area di Ternova, ed hanno diviso in 2 sacche le forze russe: da Ternova a Kozacha Lopan, e da Ternova a Vovshank. La città di Kharkiv da qualche giorno è ormai fuori dal raggio di azione dell'artiglieria russa, mentre le forze di Mosca si stanno trincerando ad est del fiume Severski Donec per proteggere le linee di rifornimento dell’asse Kupiansk-Izyum. Attenzione, però, lo strategico nodo ferroviario di Shebekino, in territorio russo, potrebbe cadere presto nel raggio di azione dell'artiglieria ucraina. Nel sud, continuano i duelli di artiglieria tra Kherson e Mikolaiv. In generale, in quest’area le forze di Mosca stanno allestendo apprestamenti ed opere difensive, con strutture e bunker in cemento armato (evidentemente ci si prepara ad una futura linea di cessate il fuoco…), e puntellando le loro FOB (Forward Operating Base) avanzate.

Chiudiamo, infine, con la situazione Mariupol, dove le forze della DPR sono entrate nel complesso principale dell'acciaieria e dove stamattina si sarebbero arresi 10 soldati ucraini. Le trattative per consentire la resa della “guarnigione” ucraina sono tuttora in corso ma sembrano estremamente complicate. Evidente la volontà di Mosca di esibire i combattenti del Reggimento AZOV – e i loro tatuaggi… - come un trofeo di guerra.

Volendo fare una valutazione complessiva di questa fase della Guerra in Ucraina, potremmo dire che i lenti progressi russi sono ottenuti a costi - umani e materiali – sempre molto alti, ma le forze di Mosca stanno dimostrando un’ostinazione ed una determinazione per molti inaspettata. L’attrito per le forze di Mosca ha però un costo molto alto pure per gli Ucraini sia in termini materiali ed infrastrutturali (colpita di nuovo tra ieri e oggi Odessa) sia umani, con uno sforzo che dipende ormai esclusivamente dalla mobilitazione generale e dagli aiuti occidentali. Questo produce una situazione sul terreno di sostanziale equilibrio con scenari di una guerra lunga che potrebbe terminare, lungo linee armistiziali/di cessate il fuoco, solo con il progressivo esaurimento di entrambi i contendenti. Una chiosa anche sui volontari della Legione Straniera ucraina: come ci segnalano nostre fonti locali, molti di loro dopo pochi giorni di guerra tornano a casa...

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