
L’Italia, come annunciato dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, rafforzerà notevolmente la sua presenza militare in Europa dell’Est nell’ambito del dispositivo di deterrenza avanzato dell’Alleanza Atlantica (Enhanced Forward Presence). In particolare, a quanto risulta a RID, il nostro Paese assumerà la guida del nuovo Battle Group che verrà rischierato in Bulgaria ed invierà pure un contingente, probabilmente equivalente ad una compagnia, nel Battle Group che sarà dispiegato in Ungheria. In totale dovrebbe trattarsi di circa 750-800 soldati. Tutti i dettagli saranno inseriti nel decreto missioni che il Consiglio dei Ministri approverà a breve e che invierà successivamente in Parlamento. La decisione di aggiungere ai 4 Battle Group NATO già presenti in Europa dell’Est (“3 baltici” e Polonia), altri 4 Battle Group – Romania, Bulgaria, Ungheria e Slovacchia – è stata presa dall'Alleanza Atlantica a seguito dell'invasione russa dell’Ucraina. Sempre secondo quanto risulta a RID, in Slovacchia la nazione guida del Battle Group dovrebbero essere gli USA, in Ungheria a “guidare” dovrebbero essere gli stessi Ungheresi, mentre era già noto che la “framework nation” in Romania sarebbe stata la Francia.
Parallelamente, il nostro Paese si appresta ad inviare nuove armi a Kiev. Nel pacchetto dovrebbero rientrare, tra l’altro, APC cingolati M113, ma anche obici semoventi da 155 mm PzH2000. Una scelta, quest’ultima, dovuta evidentemente alle condizioni degli M109 in riserva, evidentemente non trasferibili a seguito della valutazione fatta, ma che è discutibile considerando il numero ridotto di PzH200 – il miglior semovente di artiglieria al mondo – di cui dispone l’EI. Vedremo se la scelta sarà confermata oppure ci si sposterà magari sui cannoni a traino meccanico da 155 mm FH-70.
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