RIVISTA ITALIANA DIFESA
Forze Armate africane usano la USS HERSHEL WILLIAMS per contrastare minacce locali 06/05/2022 | Fabio Di Felice

Il dispiegamento della USS HERSHEL "Woody" WILLIAMS (ESB-4) al largo della costa occidentale dell'Africa, in supporto alle Forze Armate della Sierra Leone, di Capo Verde e del Senegal, ha permesso a quest ultime di utilizzare la nave statunitense come base operativa per missioni locali, in ambito sia marittimo che costiero. Come confermato alle agenzie di stampa dal Capitano di Vascello John Tully, Direttore per le relazioni con i Paesi Africani dell’US Naval Forces Africa (NAVAF), l'uso della USS WILLIAMS ha consentito alle forze militari e di sicurezza locali di sviluppare ed impiegare proprie soluzioni per fronteggiare delicate situazioni di sicurezza marittima che tali Paesi non sempre hanno la possibilità di risolvere da soli. “Una soluzione africana ad un problema africano” con supporto americano, come affermato dal Capitano Tully, il tutto con lo scopo di mettere i partner americani nell’area nella posizione di scegliere di lavorare con gli Stati Uniti e con altri attori esterni, per determinare il modo migliore per proteggere i propri interessi nazionali. Una nuova frontiera del capacity building americano, che si inserisce in un area in cui la competizione con la Cina si fa, ogni giorno, sempre più pressante. Il Comandante della USS WILLIAMS, il Capitano di Vascello Michael Concannon, ha confermato a sua volta che le operazioni di sicurezza marittima condotte dalla sua unità durante il rischieramento nell’area sono state tutte operazioni guidate dai partner locali e non dagli USA. Sono state effettuate operazioni in cui i Paesi africani hanno avuto piena responsabilità in termini di analisi e di determinazione del problema e di relativa soluzione, non solo operativamente ma anche a livello giuridico e legale. Tra tali operazioni spicca l’interdizione di pescherecci impiegati in attività illegali all’interno della Zona Economica Esclusiva (ZEE) della Sierra Leone, e la lotta al narcotraffico, in coordinamento con il Maritime Analysis and Operations Center – Narcotics (MAOC-N), con l’INTERPOL e con il National Maritime Operations Center di Capo Verde, che ha portato al blocco di imbarcazioni e al sequestro di circa 6.000 kg di cocaina, per un valore stimato di oltre 350 milioni di dollari. Tali azioni e l’intera iniziativa sono stati possibili grazie alla flessibilità e alle capacità della USS WILLIAMS, unità navale nata dal concetto USN-USMC - ormai caduto in disuso - del Seabasing (ossia la capacità di condurre operazioni navali senza bisogno di utilizzare infrastrutture a terra), che la rendono ideale per le operazioni di sicurezza marittima in Africa, grazie alle sue capacità di utilizzare elicotteri e di recuperare imbarcazioni dai suoi ponti di missione. L'ESB (Expeditionary Mobile Base) ha inoltre ampie capacità in termini di trasporto logistico, di imbarco del personale e di conduzione di operazioni per un lungo periodo di tempo prima di dover effettuare rifornimento. L’operato di unità navali come la USS WILLIAMS consente alle Nazioni africane di superare la loro difficoltà ad utilizzare navi di superficie per un lungo periodo di tempo per il pattugliamento delle loro ZEE, fornendo una rapida base di intervento in caso di minacce alla sicurezza o alla legalità. Il Capitano Tully ha inoltre dichiarato che è previsto che la Guardia Costiera statunitense schieri a breve un suo vascello nell’area, per continuare l’iniziativa intrapresa dal NAVAF.

Seguiteci anche sul nostro canale Telegram.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE