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La Naval Air Warfare Center Aircraft Division (NAWCAD) della Marina Militare Americana ha annunciato che durante quest’anno verranno imbarcati 4 BLUE WATER Maritime Logistic Unmanned Aerial System (UAS) su portaerei. L’obiettivo di questo imbarco numericamente non trascurabile, è quello di continuare i test per validare il concetto e sviluppare le relative procedure operative standard per il loro impiego tattico. A questo punto del progetto, la tecnologia del sistema è invece ritenuta sufficientemente matura e di conseguenza non sarà considerata sotto esame. Come già riportato da RID, il BLUE WATER è attualmente in forza all’Air Test and Evaluation Squadron 24 (UX-24) del Naval Air System Command (NAVAIR) basato presso la NAS di Patuxent River nel Maryland. Il sistema è una versione ibrido-elettrica del UAV V2.5, prodotto dalla texana Skyways, ed è dotato di un sistema di guida completamente autonomo che controlla ogni fase di volo tramite l’utilizzo di un’intelligenza artificiale. La US Navy ha sottolineato che il BLUE WATER è ora in grado di trasportare carichi fino a 50 libbre (23 Kg), ben al di sopra dei 10 kg registrati nel 90% dei casi di richieste di pezzi di rispetto delle unità navali. Un compito che fino ad oggi, era demandato agli elicotteri, in molti casi “di bordo”, con il non trascurabile impatto sulle piattaforme e gli equipaggi, senza trascurare quello economico e di tempismo nella risposta. Tony Shmidt, Direttore del reparto di sperimentazione per i prototipi di sviluppo rapido del NAWCAD ha inoltre fornito ulteriori dettagli sull’imbarco dei 4 sistemi, dichiarando che quest’ultimo durerà 2 anni e che i 4 UAV verranno testati con un raggio d’azione massimo di 200 miglia. Il Direttore Shmidt non ha però ufficialmente identificato su quale portaerei verranno imbarcati i sistemi BLUE WATER ma, considerato che sia la USS GEORGE H.W. BUSH (CVN-77) che la USS GERALD R. FORD (CVN-78) sono pianificate in dispiegamento in aree operative entro la fine dell’anno, è facilmente intuibile che riguarderà una delle 2. Oltre alla distribuzione di pezzi di rispetto, gli UAV del progetto BLUE WATER, come quelli della Skyways, hanno le potenzialità per essere impiegati anche in altri compiti, come il rilascio in emergenza di rifornimenti medici ed il trasporto di documenti o informazioni classificate fra unità. Quest’ultima azione permetterebbe di incrementare l’OPSEC delle informazioni, usando l’evoluzione dello storico metodo della staffetta e contrastando così le eventuali azioni di guerra elettronica e cyber dell’avversario.
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