RIVISTA ITALIANA DIFESA
L'Egitto ri…compra russo 26/02/2014 | Francesco Tosato

Lo scorso 13 febbraio il Presidente russo Putin ha ricevuto a Mosca il Generale El Sisi nuovo “uomo forte” del Cairo e prossimo candidato alle elezioni presidenziali egiziane. Il meeting, che segue una precedente visita dello scorso novembre del Ministro degli Esteri russo Lavrov e di quello della Difesa Shoigu in Egitto, ha avuto lo scopo di rafforzare le relazioni bilaterali tra i 2 Paesi e di continuare le discussioni circa un possibile pacchetto di acquisizione di sistemi d'arma di origine russa per le Forze Armate egiziane.

Il piano di procurement del Cairo, che avrebbe un valore di circa 3 miliardi di dollari, sarebbe interamente finanziato da parte di donatori esteri (Arabia Saudita ed Emirati Arabi) e prevederebbe l'acquisizione di cacciabombardieri, sistemi di difesa aerea, elicotteri d'attacco, batterie missilistiche antinave da difesa costiera, armi leggere e munizionamento oltre agli indispensabili servizi di addestramento e supporto logistico.

Nello specifico, si sa che per la componente aerea, i sistemi presi in considerazione sono i MIG-29 M/M2, ultima variante multiruolo del FULCRUM e gli elicotteri d'attacco Mil MI-35 versione export del solito MI-24 HIND. Nulla ancora trapela, invece, circa i complessi missilistici da difesa aerea e antinave. Tali sistemi d'arma rappresentano sicuramente la componente più delicata dell'accordo, anche perchè sono quelli maggiormente in grado di alterare l'equilibrio militare regionale con Israele.

Nel complesso, il piano di procurement di sistemi d'arma russi, segnerebbe la risposta della nuova leadership del Cairo alla decisone americana di congelare le consegne dei cacciabombardieri Lockheed Martin F-16 FIGHTING FALCON e degli elicotteri AH-64 APACHE bloccate dagli Stati Uniti a seguito del colpo di stato militare che ha destituito il Presidente Morsi espressione dei Fratelli Mussulmani. Inoltre, sia i MIG-29 M/M2 che, soprattutto, gli elicotteri MI-35 potranno rappresentare delle valide piattaforme per le operazioni contro gli islamisti nel Sinai.

Dall'altro lato,invece, l'accordo consentirebbe alla Russia di riproporsi quale partner di peso per l'Egitto riallacciando i rapporti militari bruscamente interrotti dopo la Guerra del Kippur nel 1973 (con la partenza degli ultimi consiglieri sovietici dal Cairo) premettendole di tornare ad allargare la sua sfera di influenza nel Mediterraneo.

 

 


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE