
E’ iniziata ormai la decisiva battaglia del Donbass. Alcune unità russe ritirate dal nord, e ricostituite/rigenerate, hanno raggiunto il fronte del Donbass, anche se il grosso resta ancora in Bielorussia e nelle aree russe di Bryansk e Kursk. Si parla soprattutto di reparti della 4ª Divisione Carri e della 90ª Divisione Carri, mentre il grosso convoglio avvistato ieri a circa 100 km a nord di Izyum e 90 km a est di Kharkiv dovrebbe essere costituito in gran parte da elementi della 76ª Divisione di Assalto Aereo. Detto ciò, ci vorrà probabilmente ancora una settimana/10 giorni prima che Mosca riesca a ridistribuire in maniera consistente le proprie forze nel Donbass e a Kharkiv senza per questo indebolire i presidi nelle aree in Russia e Bielorussia che confinano con gli oblast di Kiev, Sumy e Cernihiv sgombrati, ormai da una decina di giorni, “fissando” il maggior numero di truppe ucraine possibile. La pressione nel Donbass è tuttavia aumentata già da almeno un paio di giorni, soprattutto sottoforma di attacchi aerei e di artiglieria. L’obbiettivo delle forze russe in questo momento è “alleggerire” le difesa ucraine nel Donbass – apprestamenti estremamente ben organizzati, difesi e rinforzati da capisaldi con bunker e opere in cemento, difficilmente sfondabili da attacchi frontali – cercare di interdire il riposizionamento delle forze ucraine e le linee di comunicazione (in particolare l'autostrada M03 e la linea ferroviaria che da Kiev raggiungono Slaviansk e Kramatorsk), e colpire depositi di carburante e i siti di stoccaggio degli aiuti occidentali. In questo, i Russi sembrano aver migliorato un po' l’intelligence sul terreno: il tempo ha permesso di infiltrare “sabotatori” e unità di forze speciali e del GRU in profondità (a dimostrazione che un certo tipo di guerra non era attesa dagli Alti Comandi di Mosca...), ma in quest’area del Paese i Russi possono sfruttare pure l’alta percentuale di Russofoni. Con la manovra, poi, cercheranno probabilmente di tagliare fuori le forze ucraine in Donbass, in particolare nel “triangolo” Sloviansk, Kramatorsk, Severedonetsk. Allo stesso tempo, l’altro obbiettivo strategico è completare la conquista di Mariupol, da dove passa l’autostrada M14 Odessa-Rostov: in questo momento le ultime 2 sacche di resistenza ucraine in città sono il porto, anche se da qualche ore le forze russe e filo-russe ne hanno annunciato la completa cattura, e le acciaierie AzovStal. Si tratta di uno scenario molto difficile e congestionato, per la ricchezza degli appostamenti difensivi e degli ostacoli che può porre, e pieno di trappole esplosive di ogni genere: non a a caso i Russi stanno impiegando in maniera sostenuta attacchi aerei e artiglieria; da segnalare l’impiego dei mortai pesanti semoventi da 240 mm 2S4 TYULPAN (che sparano proietti da 130 kg caricati con 32 kg di alto esplosivo) e dei veicoli cingolati per lo sminamento UR-77 METEORIT.
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