RIVISTA ITALIANA DIFESA
La NATO accelera sull'innovazione tecnologica 08/04/2022 | TOMMASO MASSA

Il 7 aprile 2022, a seguito della Ministeriale Esteri della NATO il Segretario Generale Jens Stoltenberg ha annunciato l’approvazione della Charter of the Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (DIANA). Questa iniziativa è mirata ad affinare il vantaggio tecnologico dell’Alleanza attraverso la cooperazione tra Difesa, industria (in particolare PMI e Start-ups), centri di ricerca e compagnie tech appartenenti agli Stati membri, con il fine di risolvere le sfide in materia di difesa e sicurezza. Il programma prevede la costituzione di 60 siti dedicati in Europa e Nord America, e di 2 uffici regionali (1 per ogni continente). DIANA si concentrerà sulle tecnologie emergenti e disruptive, quali Intelligenza Artificiale (AI), Big Data processing, quantum-enabled technologies, biotecnologie, e nuovi materiali. Gli Alleati hanno anche concordato un framework per la creazione di un NATO Innovation Fund multinazionale, che ammonterà a 1 miliardo di euro.

Nella stessa sede il Segretario Generale ha rinnovato l’impegno NATO nei confronti dell’Ucraina, impegno che verrà allargato all’assistenza in materia di cybersecurity e alla protezione contro minacce chimiche e biologiche, e ha inoltre dichiarato inutile la distinzione tra armi offensive e difensive nel contesto ucraino.

Alla Ministeriale hanno partecipato anche i partner regionali dell’Alleanza (Bosnia Erzegovina, Finlandia, Georgia, Svezia) e quelli dell’Asia-Pacifico (Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud), con i quali si vuole avviare un ampio programma di cooperazione politica in vari campi: dal cyberspazio alle nuove tecnologie, passando per la sicurezza marittima e il cambiamento climatico. Altro importante aspetto trattato è stato quello delle future relazioni della NATO con la Russia, quesito che dovrebbe trovare una risposta nel prossimo Concetto Strategico, che dovrà inoltre tenere conto di come la crescente influenza della Cina e le sue politiche coercitive incidano sulla nostra sicurezza.

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