
Nel corso della settimana la Russia ha colpito diversi siti di stoccaggio carburante.
Il 25 marzo 2022 è stato attacato un deposito nell’area di Fastiv (Oblast di Kiev) e uno a Kalynivka (considerato dai Russi il più grande rimasto), il 26 marzo è toccato a un sito vicino Leopoli, il 27 marzo a Lutsk (Oblast di Volyn), infine il 30 marzo a Dnipro e a Lisichansk (Oblast di Lugansk). Sono stati inoltre bersagliati alcuni magazzini alimentari. Si registra in particolare un attacco missilistico a Brovary (Oblast di Kiev), dove è stato distrutto un magazzino contenente 50000 t di generi alimentari, come riportato dal Sindaco della cittàIho Saposhko. Gli attacchi sembrerebbero essere stati condotti con missili da crociera KALIBR, o in alternativa con missili balistici ISKANDER. L’obiettivo di questi attacchi è quello di minare le capacità di approvvigionamento e di rifornimento delle Forze Armate ucraine e creare condizioni avverse per la popolazione civile. Tale strategia è probabilmente collegata al ridispiegamento di truppe da nord-ovest verso est e verso il Donbass a cui si assiste in questi giorni. Secondo quanto dichiarato dal consigliere del Ministero dell'Interno ucraino, Vadym Denysenko, le autorità ucraine stanno valutando la dispersione degli stock alimentari e di carburante per ridurre la vulnerabilità agli attacchi russi. A questa situazione si aggiunge l’importante annuncio fatto dal consigliere del Presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, il quale ha affermato che la Russia avrebbe distrutto gran parte dell’industria della Difesa ucraina.
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